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Omicidio Aversa, Ciro Guarente condannato all’ergastolo con lo “sconto”

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Guarente, Heven e Ruggiero

È stato condannato all’ergastolo ma ha ottenuto uno “sconto” di 495 giorni Ciro Guarente, 41enne, ex cuoco ed ex sottufficiale della Marina Militare. L’uomo, originario di San Giorgio a Cremano, nel 2017 ad Aversa uccise a colpi di pistola e fece a pezzi un giovane di 25 anni di Parete.

Omicidio Aversa, Ciro Guarente condannato all’ergastolo con lo “sconto”

Dopo 6 anni di detenzione passati tra le carceri di Foggia, Matera, Santa Maria Capua Vetere e Napoli-Poggioreale, Guarente come riportato dal quotidiano Il Mattino ha ottenuto dal magistrato di sorveglianza 495 giorni “a titolo di liberazione anticipata” perché “ha dato prova di partecipazione all’opera di rieducazione” nel corso della sua detenzione nelle varie case circondariali, ovvero una buona condotta. Potrà usufruire dello “sconto” dopo i primi 26 anni di pena dato che la Cassazione ha confermato la pena dell’ergastolo, rigettando il ricorso presentato dall’avvocato Dario Cuomo.

Il delitto

Guarente uccise Vincenzo Ruggiero, giovane attivista gay travolto dalla furia omicida dell’ex cuoco, scatenata dalla gelosia. La vittima lavorava come commesso in un in un negozio del centro commerciale di Marcianise ed era ospite ad Aversa in casa di Heven Grimaldi, fidanzata transessuale di Guarente e grande amica di Vincenzo.

Un rapporto che Guarente mal digeriva. Approfittando dell’assenza di Heven (in quel periodo in Puglia), uccise Ruggiero con un colpo di pistola nell’appartamento della ragazza, poi lo caricò in macchina in sacchi dell’immondizia e cercò di disfarsi del corpo riducendolo a pezzi e nascondendolo dentro un invaso in un garage delle palazzine popolari di Ponticelli.

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