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Omicidio Caprano a San Cipriano d’Aversa, l’ordine di Sandokan: “I parenti dei pentiti devono morire”

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Omicidio Caprano: Domenico Bidognetti ha rivelato agli inquirenti che l’assassinio fu voluto dal boss Sandokan, il quale aveva ordinato la morte dei parenti di tutti i pentiti.

“I parenti dei pentiti devono morire”: il folle ordine del boss Francesco Schiavone

Al processo per l’omicidio Quadrano a San Cipriano d’Aversa emergono nuovi dettagli da parte del collaboratore di giustizia Domenico Bidognetti: per Francesco Schiavone, detto Sandokan, i parenti dei pentiti dovevano morire.

Queste sono le nuove informazioni emerse dinanzi alla Corte d’Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Giuseppe Quadrano era un postino e cugino dell’omonimo killer di don Peppe Diana, poi diventato a sua volta collaboratore di giustizia.

Secondo Bidognetti, esiste una lettera che il boss inviò agli affiliati, un vero e proprio ordine di morte che sarebbe stato letto nel corso di un summit a cui parteciparono diversi esponenti del clan in una masseria a Cancello ed Arnone.

Quadrano, secondo quanto riferito dai collaboratori, venne ucciso per punire il parente che aveva iniziato a collaborare con gli inquirenti. Lui, col clan dei Casalesi, non c’entrava nulla, come ha confermato il boss oggi pentito Antonio Iovine, anche lui ascoltato nel corso del processo.

Il processo riprenderà a novembre. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile con l’avvocato Gianni Zara. Schiavone, invece, è difeso dall’avvocato Mauro Valentino.

 

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