Otto arresti per l’omicidio di Sebastiano Caterino e Umberto De Falco. Nella giornata di oggi, martedì 30 novembre, a Santa Maria Capua Vetere e presso le carceri di Sassari, Novara, Parma, Viterbo, Milano Opera, Sulmona e Palmi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, nei confronti di 8 persone ritenute gravemente indiziate del duplice omicidio in pregiudizio di Sebastiano Caterino, classe 1955, e Umberto De Falco, classe 1971, consumato a Santa Maria Capua Vetere il 31 ottobre 2003.
Omicidio Caterino – De Falco, otto arresti
All’inizio degli anni 2000, conclusasi la “faida di Villa Literno” tra i Bidognetti ed il gruppo Ucciero/Tavoletta e dopo le vicende processuali che avevano condotto all’arresto di capi nonché di numerosi affiliati del clan dei Casalesi, la fazione Schivaone si ricompattò intorno alla figura di Francesco “Cicciariello” Schiavone
Quest’ultimo, uscito dal carcere di Spoleto e dopo aver assunto la direzione criminale del clan, volle immediatamente riaffermare l’egemonia dei casalesi nei confronti di coloro che ne avevano ostacolato l’ascesa; tra questi Caterino Sebastiano che, scarcerato nel maggio 2002 e stabilitosi a Santa Maria Capua Vetere, costituì un gruppo autonomo, di cui faceva parte anche De Falco Umberto.
La mattina del 31 ottobre 2003 le vittime si trovavano a bordo della Volkswagen “Golf” GTI, condotta da Caterino, la cui marcia veniva sbarrata da un’Alfa 166 consentendo il sopraggiungere di un’altra autovettura dalla quale scendeva, entrando in azione, il commando di killer che esplodeva numerosi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo delle vittime.
Il delitto
I Carabinieri, accorsi sul posto, rinvennero Sebastiano Caterino ormai deceduto mentre De Falco Umberto, gravemente ferito, moriva qualche ora dopo, in ospedale. Nel corso del sopralluogo furono repertati decine di bossoli riconducibili ad armi da guerra, mentre le autovetture utilizzate dal commando vennero successivamente ritrovate carbonizzate a San Tammaro e a Grazzanise.
I nomi
I soggetti destinatari da ordinanza di custodia cautelare:
- Michele Zagaria, nato a San Cipriano d’Aversa (CE) il 21 maggio 1955, detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di Sassari;
- Francesco Schiavone, nato a Casal di Principe (CE) il 6 gennaio 1953, detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di Novara;
- Enrico Martinelli, nato a San Cipriano d’Aversa (CE) 27 maggio 1964, detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di Parma;
- Giuseppe Caterino, nato a San Cipriano d’Aversa (CE) il 19 gennaio 1954, detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di Viterbo;
- Corrado De Luca, nato a Sorrento (NA) il 7 maggio 1967, detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di Milano Opera (MI);
- Pasquale Spierto, nato a San Cipriano d’Aversa (CE) il 30 marzo 1968, detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di Sulmona (AQ);
- Claudio Virgilio, nato a Versmond ( Germania) il 26 dicembre 1977, detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di Palmi (RC).
- Agostino Moronese, nato a Santa Maria Capua Vetere il 20 ottobre 1969.