Resterà a piede libero almeno fino a gennaio Ciprian Vicol, accusato dell’omicidio di Francesca Compagnone. Nella notte dello scorso 26 ottobre, il 23enne uccise con un colpo d’arma da fuoco Francesca Compagnone all’interno della sua abitazione di Riardo. Fino a gennaio, resterà indagato a piede libero come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Omicidio Francesca Compagnone, Ciprian Vicol ancora a piede libero
Nelle scorse ore, infatti, il tribunale del Riesame di Napoli ha rinviato l’udienza inizialmente in programma per la mattinata di ieri, mercoledì 7 dicembre, per esigenza di ruolo. I magistrati avrebbero dovuto esprimersi sul ricorso presentato dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, da sempre contraria alla decisione di scarcerare il giovane di origini moldave, presa dal giudice per le indagini preliminari, pochi giorni dopo l’omicidio della 28enne di Riardo. Alla presenza dei due sostituti procuratori sammaritani, si è deciso per il rinvio dell’udienza al prossimo 12 gennaio.
Francesca Compagnone, ragazzo indagato per omicidio volontario
Il moldavo – che resta indagato – è tornato libero su ordine del gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha convalidato il fermo disposto dalla Procura ma non ha emesso ordinanza cautelare. Al momento, dalle indagini dei carabinieri della compagnia di Capua, è emerso che i due erano amici, e in ogni caso non ci sarebbero mai stati problemi, nulla dunque che facesse pensare a liti pregresse o ad una situazione di contrasto.
L’ipotesi prevalente resta quella del tragico errore, di una fatalità forse connessa ad un gioco. Domani si terrà l’autopsia sul corpo della 28enne, e partiranno inoltre le perizie balistiche da parte dei tecnici nominati dalla Procura sammaritana; è stato poi affidato l’incarico anche ad un perito informatico col compito di analizzare il flusso di dati (chat WhatsApp e telefonate) intercorrenti tra i due ragazzi.