La comunità di Mondragone è sotto shock per la vicenda dell’omicidio di Luigi Cennami, autotrasportatore di 50 anni, sposato e con tre figli, ucciso dal fratello maggiore, il 54enne Antonio Cennami, custode in un parco acquatico della zona come riportato dal quotidiano Il Mattino.
Omicidio di Luigi Cennami, Mondragone sotto shock
A scatenare l’omicidio, una lite tra fratelli nata per futili motivi. Il fratello maggiore è stato fermato dai carabinieri del reparto territoriale di Mondragone dopo una notte in fuga. Poche ore dopo è stato sentito in caserma, dal pm della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Daniela Pannone. È accusato di omicidio volontario, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda e tra le piste seguite c’è anche quella del movente passionale.
Luigi Cennami è stato raggiunto da un solo colpo di pistola, esploso da distanza ravvicinata, che lo ha raggiunto al volto. Appena colpito, si è accasciato al suolo, cadendo con la faccia in avanti. Anche lui comunque era armato, aveva in mano un machete.
Ipotesi premeditazione
Rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Cennami deve rispondere di omicidio volontario e di porto e detenzione abusiva di arma da fuoco, ma la sua posizione nel corso delle indagini si potrebbe anche aggravare e potrebbe essergli contestata anche l’aggravante della premeditazione, essendosi presentato all’incontro con il fratello con una pistola in tasca, arma ancora non ritrovata.