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“Devi fare la fine di Serena”, l’avvocato di Anna Maria Mottola minacciato di morte

omicidio serena mollicone

L’avvocato di Anna Maria Mottola, Mauro Masella, è stato minacciato di morte dopo la sentenza di primo grado dell’omicidio di Serena Mollicone che ha assolto tutti gli imputati, tra cui la sua assistita. Il legale ha raccontato di essere stato insultato e minacciato sui social network.

Omicidio di Serena Mollicone, l’avvocato di Anna Maria Mottola minacciato di morte

“Le frasi che ho ricevuto e che sono state scritte nei miei confronti sono gravissime e non intendo ripeterle, mi hanno augurato di fare la stessa fine di Serena“. Serena Mollicone è scomparsa il primo giugno del 2001 ed è stata ritrovata morta due giorni dopo in un bosco.

Il legale ha smentito la notizia che si era in un primo momento diffusa rispetto ad un suo trasferimento: “Non è vero che cambio città, sto solo pensando a sporgere denuncia alle persone dalle quali ho ricevuto minacce di morte, con nomi e cognomi, che farò alla Procura della Repubblica di Cassino”. E ha concluso: “In parte mi aspettavo che sarebbe successo, perché il caso è eclatante e l’opinione pubblica non ha accettato la sentenza assololutoria. L’impianto accusatorio nel corso delle 55 udienze si è a poco a poco sgretolato, la pubblica accusa non ha mai ottenuto un risultato favorevole, ma tutto ciò non è stato raccontato con obiettività”.

Cosa sappiamo sulla morte di Serena Mollicone

La storia della 18enne Serena Mollicone ancora oggi fa rabbrividire. La ragazza scomparve il 1 giugno del 2001 e venne ritrovata morta due giorni dopo in località Fontecupa, nel territorio di Fontana Liri. Ma cos’è successo in qui giorni? E chi era Serena Mollicone? Qual è stata il movente del delitto?  Serena Mollicone frequentava l’ultimo anno del liceo socio-psico-pedagogico “Vincenzo Gioberti” di Sora e suonava il clarinetto nella banda del paese. La madre era morta per un brutto male quando lei aveva appena 6 anni, il padre Guglielmo era un insegnante elementare che gestiva una cartolibreria nel paese mentre sua sorella Consuelo di 28 anni si era trasferita a Como dove svolgeva la professione di insegnante di scuola elementare. Da alcuni mesi Serena frequentava il ventiseienne Michele Fioretto, abitante di un paese vicino.


 

La 18enne Serena Mollicone

La scomparsa

Quella mattina del 1 giugno 2001, la ragazza si recò all’ospedale di Isola del Liri, a 10 km dal paese, per sottoporsi ad un esame radiografico, una ortopanoramica. Dopo la visita medica, terminata alle 9:30, acquista 4 pezzi di pizza e quattro cornetti in una panetteria nei pressi della stazione, lasciando presumere che dovesse incontrare delle persone; gli investigatori ipotizzano che successivamente abbia preso l’autobus per Arce e l’ultimo avvistamento avviene in piazza Umberto I, la piazza principale del paese. Serena, il cui rientro a casa era previsto per le ore 14, quel giorno deve incontrare il suo ragazzo e nel pomeriggio avrebbe dovuto completare la tesina per l’esame di maturità.

Il ritrovamento del corpo

Il cadavere viene ritrovato verso le ore 12:15 di domenica 3 giugno 2001 da una squadra della Protezione Civile, nel boschetto di Fonte Cupa ad Anitrella, frazione di Monte San Giovanni Campano a 8 km da Arce, in una zona già ispezionata il giorno precedente da alcuni carabinieri che non notarono nulla di particolare. Il corpo è adagiato in posizione supina in mezzo ad alcuni arbusti, coperto con rami e fogliame, nascosto dietro un grosso contenitore metallico abbandonato. La testa, che presenta una ferita vicino all’occhio sinistro, è avvolta in un sacchetto di plastica, mentre le mani e i piedi sono legati con scotch e fil di ferro. Naso e bocca appaiono avvolti da diversi giri di nastro adesivo. La ragazza è morta per asfissia.

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