Pizzo e cavalli di ritorno per conto del clan dei Casalesi in provincia di Caserta: sono 10 gli arresti (5 ristretti in carcere e 5 agli arresti domiciliari) eseguiti dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia CC di Casal di Principe nella mattinata odierna, martedì 23 maggio.
Caserta, pizzo per conto dei clan dei Casalesi: 10 arresti
I militari hanno eseguito nella mattinata odierna, martedì 23 maggio, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 indagati (5 ristretti in carcere e 5 agli arresti domiciliari). Tutti gli indagati sono accusati di estorsione aggravata da metodo mafioso.
Le indagini
Le indagini sono scattate nell’agosto del 2017 fino al gennaio 2018, eseguite dai militari sotto la direzione ed il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. La complessa rete investigativa ha consentito di monitorare un gruppo di individui dediti all’attivita estorsiva nei territori casertani (Casal di Principe, Teverola, Frignano, San Cipriano d’Aversa, Marcianise e Castel Volturno). Il gruppo malavitoso, sotto la guida di De Luca Mario storico membro del clan dei Casalesi, ha creato un sistema integrato di controllo delle attività commerciali agendo sia direttamente con i commercianti che indirettamente tramite acquisizione di tangenti sul recupero crediti di somme dovute. In un caso specifico, gli indagati raggiunti da odierna ordinanza cautelare, si sarebbero presentati ad una delle vittime minacciandola di morte e rompendo alcuni macchianri con una mazza da baseball.
Le somme sarebbero anche state estorte da soggetti gravati da una situazione economica precaria che, per far ronte alla richiesta, hanno dovuto tramutare il compenso in ceste di generi alimentari e beni di consumo, tangenti richieste per soddisfare esigenze di soggetti ristretti in carcere o altri sodali.
Cavalli di ritorno
Il gruppo era anche operativo nei cavalli di ritorno, intromettendosi direttamente nella dinamica di restituzione di un’auto ribata nel parcheggio di un grosso centro commerciale.
I NOMI
I nomi degli indagati:
- Barbato Antonio, nato a Caserta il 19/04/1976 (finito in carcere);
- De Luca Mario, nato a Casal di Principe il 17/03/1969 (in carcere);
- De Luca Mario Raffaele, nato a Caserta il 18/11/1981 (in carcere);
- Chiarolanza Vincenzo, nato a Villa Literno il 18/11/1966 (in carcere);
- Improta Giovanni, nato a Teverola il 27/02/1973 (in carcere)
- Chiacchio Antonio, nato a Caserta il 12/09/1971 (agli arresti domiciliari);
- De Luca Antonio, nato a Casal di Principe il 29/01/1977 (agli arresti domiciliari);
- Lucca Carmine, nato ad Aversa il 31/07/1970 (agli arresti domiciliari);
- Palumbo Antonio, nato a Capua il 08/01/1987 (ai domiciliari)
- Pavone Alessandro, nato ad Aversa il 30/09/1987 (ai domiciliari).