Pizzo ad un imprenditore a Caserta, Giovanni Sicilia finisce agli arresti domiciliari: il Tribunale di Sorveglianza di Napoli ha accolto la richiesta del suo legale Mirella Baldascino e ha deciso di applicare una misura alternativa.
Pizzo ad un imprenditore a Caserta, 53enne agli arresti domiciliari
Giovanni Sicilia, un 53enne di Crotone residente a San Marcellino, è stato posto agli arresti domiciliari. Il Tribunale di Sorveglianza di Napoli ha accolto la richiesta del suo avvocato, Mirella Baldascino, e ha deciso di applicare una misura alternativa.
Sicilia era in detenzione per un totale di 5 anni di pena, con termine previsto nel 2026. Ha presentato una domanda di affidamento in prova, poiché si profilava per lui un’opportunità di lavoro come addetto alle vendite in una concessionaria di Casapulla.
Sebbene la richiesta di affidamento sia stata respinta dai magistrati della Sorveglianza, è stata accettata la proposta di scontare il resto della pena presso l’abitazione della compagna a San Marcellino. Il 53enne ha già completato l’espiazione della pena per reati che non gli consentivano di beneficiare della detenzione domiciliare. I giudici hanno quindi riconosciuto il progresso nel percorso di rieducazione intrapreso in carcere, che proseguirà ora agli arresti domiciliari.
Sicilia è stato coinvolto in un’indagine condotta dai carabinieri di Sessa Aurunca. Insieme a un complice, si sarebbe recato da un imprenditore di Cellole per estorcergli denaro a favore del gruppo Zagaria del clan dei Casalesi e della ‘ndrangheta. La vittima è stata minacciata di morte, anche attraverso l’uso di armi.