Le patologie umane sono uno dei primi sintomi di come cambi nel tempo lo stile di vita di una società. Vecchi malesseri svaniscono nel tempo, anche grazie alla diffusione di cure e medicinali ad hoc, ma nuovi disturbi arrivano ad affliggere la nostra quotidianità. Tra questi c’è il problema della vista. Molti di noi hanno sempre una lente d’ingrandimento nel cassetto o sopra la scrivania, pronta da utilizzare quando non vogliono togliere e sfilare in continuazione gli occhiali o hanno bisogno di una visione di maggiore precisione.
In sé, il problema della vista è tanto antico quanto l’uomo, ma le problematiche attuali che oggi riscontriamo non solo superiori dal punto di vista quantitativo, ma anche differenti nella genesi. Chi soffre di disturbi agli occhi, di regola, appartiene a due categorie: coloro che superano una certa età e coloro che hanno dei difetti congeniti, ovvero presenti sin dalla nascita. Oggi invece iniziamo in età giovane ad avere delle difficoltà nel visualizzare correttamente il mondo attorno a noi. Anche se varia in base a condizioni soggettive, già dall’adolescenza è stato riscontrato un aumento delle difficoltà visive.
La causa prima e fondamentale è quella dell’utilizzo intensivo di smartphone e dispositivi mobile, come tablet e PC. Si tratta di strumenti di elettronica che usiamo per un numero di ore elevatissimo ogni giorno, dal mattino quando ci svegliamo fino alla sera. Al termine della giornata quindi, la vista accusa un livello di stress superiore a quello per cui è “programmata”. In generale, le attività umane si sono spostate dall’esterno all’interno degli ambienti, quindi passiamo ora seduti al tavolino senza munirci ad esempio di lenti fornite di illuminazione, che alleggeriscono senz’altro il carico di lavoro dell’occhio in condizioni di scarsa luminosità.
Trascurare la salute della vista: i rischi
Ad aggravare la situazione dei nostri occhi c’è anche il fatto di non utilizzare spesso quegli accorgimenti minimi che potrebbero aiutarci a salvaguardare gli occhi, ad esempio l’utilizzo di schermi di protezione, soprattutto in fatto di prevenzione. L’allarme viene dagli stessi specialisti, che sottolineano come la maggior parte degli under 50 sottovaluti del tutto i problemi alla vista, aggravando la situazione per due motivi:
- Non consentendo all’occhio di correggere eventuali difetti o piccoli problemi di visualizzazione, rendendo quindi “cronici” difetti che, a volte, potrebbero rivelarsi solo temporanei e dovuti magari a un periodo di forte stress. L’utilizzo di lenti o colliri specifici potrebbe, in poco tempo, alleviare o addirittura risolvere il problema;
- Facilitando l’aggravarsi del difetto stesso. Un occhio che soffre di una lieve miopia, astigmatismo o altre patologie comuni potrebbe accelerare i tempi di aggravamento a causa del maggiore stress a cui è sottoposto per tentare di visualizzare correttamente. Inoltre, l’eventuale utilizzo di lenti correttive potrebbe dare dei risultati dopo tempi più lunghi o con diottrie più elevate.
In base alla raccomandazioni degli esperti, due sono i fattori decisivi per la salute degli occhi:
- Sottoporsi a controlli regolari, anche quando non avvertiamo un effettivo calo della vista o disturbi di altro tipo;
- Salvaguardare il più possibile gli occhi, utilizzando schermi, lenti e ogni altro supporto che faccia da filtro soprattutto per le luci cd blu, le più pericolose per l’invecchiamento della retina.
Conclusione
Se cambia lo stile di vita, anche noi dobbiamo cambiare abitudini, soprattutto se collegate alla salute. L’utilizzo di smartphone e dispositivi mobile è ormai imprescindibile, non solo per la nostra vita privata ma soprattutto per quella professionale. Ma dobbiamo necessariamente farne un uso così intenso o possiamo forse limitare il tempo trascorso davanti agli schermi? La risposta dipende anche dal valore che diamo alla nostra salute, che fa affidamento anche sui tanti modi di prevenire e rilevare eventuali difficoltà alla vista.