Tentata estorsione ai danni di un imprenditore di Castel Volturno. Arriva la condanna con una sentenza emessa dal l Tribunale di Napoli nella mattina di oggi, venerdì 8 ottobre 2021, per Francesco Barbato e Francesco Sagliano di Giugliano, Antonio Cacciapuoti di Villaricca, Pasquale Musciarella e Giovanni Arillo, di Castel Volturno. Tutti e 5 sono ritenuti responsabili di tentata estorsione in concorso mediante l’utilizzo di armi, con l’aggravante del metodo mafioso.
Tentata estorsione a Castel Volturno: i nomi
Il Giudice Antonio Baldassarre ha emesso la sentenza, con pene ridotte rispetto alle richieste di condanna avanzate dal Pm della DDA dott.ssa Graziella Arlomede. Arillo Giovanni ha incassato 3 anni e 8 mesi di reclusione (PM aveva chiesto anni 6); Barbato Francesco, Cacciapuoti Antonio e Sagliano Francesco, con la recidiva: 6 anni e 6 mesi di reclusione (PM aveva chiesto anni 8).; Musciarella Pasquale 6 anni, 4 mesi e 20 giorni di reclusione (PM aveva chiesto anni 8). Barbato, Sagliano e Cacciapuoti sono stati assolti dal reato di porto e detenzione di una pistola calibro 7.65
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Carmela Maisto, Ferdinando Letizia, Giuseppe De Gregorio, Dario Carmine Procentese e Luigi Poziello.
Le accuse
Rintracciati nel luglio scorso tra Castel Volturno e Villaricca, i 5 erano si erano recati dalla vittima facendogli capire che di lì a poco alcuni esponenti della fazione Bidognetti dei Casalesi si sarebbero fatti vivi nella sua azienda per chiedergli la tangente.
Le condanne
- Giovanni Arillo condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione (PM aveva chiesto anni 6)
- Francesco Barbato, Antonio Cacciapuoti e Francesco Sagliano, con la recidiva: condannati a 6 anni e 6 mesi di reclusione (PM aveva chiesto anni 8)
- Pasquale Musciarella condannato a 6 Anni, 4 mesi e 20 giorni di reclusione (PM aveva chiesto anni 8)
- Barbato, Sagliano e Cacciapuoti sono stati assolti dal reato di porto e detenzione di una pistola calibro 7.65.