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Reggia di Caserta, un plastico per aiutare i non vedenti a visitare il monumento

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Il plastico della Reggia di Caserta
Il plastico della Reggia di Caserta
Alla Reggia di Caserta arriva il plastico per consentire ai non vedenti di visitare al meglio il monumento. L’iniziativa rientra nel processo avviato per migliorare quanto più possibile l’accessibilità dell’intero Complesso. Le caratteristiche strutturali e compositive del Palazzo Reale, le grandi dimensioni e i lunghi spazi di percorrenza del percorso museale possono essere particolarmente problematici per i pubblici del Museo.


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Il plastico della Reggia di Caserta

Dopo la sostituzione dell’ascensore, sono in fase di avvio la redazione del PEBA, Piano per l’eliminazione della barriere architettoniche. In programma anche gli interventi per la rimozione delle barriere fisiche, con il superamento dei dislivelli di quota esistenti tra i cortili e il piano terra (sia con montascale mobili sia attraverso l’installazione di piattaforme elevatrici con traslazione a scomparsa e rampe), e di quelle percettivo-cognitive, con pannelli visuo-tattili per ipovedenti e riproduzioni per la fruizione tattile.

Già realizzato, in occasione della mostra “Il Piccolo Principe – Giuseppe Sanmartino alla Reggia di Caserta”, e messo a disposizione dei visitatori, il plastico della scultura di Carlo Tito realizzato dal Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati (CeSMA), Università degli Studi di Napoli “Federico II” e Facto 3D.

Reggia di Caserta, ecco il plastico per i non vedenti

“La Reggia di Caserta sta lavorando per accogliere tutti i suoi pubbliciha detto il direttore Tiziana MaffeiSiamo consapevoli che c’è ancora tantissimo da fare ma ci stiamo impegnando affinché il Museo possa essere realmente accessibile e inclusivo. L’accessibilità è un principio chiave della nostra strategia gestionale, propria di un Museo contemporaneo e internazionale. Nel farlo, poniamo grande attenzione ai rapporti di collaborazione e condivisione con le istituzioni e le associazioni che possono assicurare i necessari livelli di professionalità, competenza e sensibilità in una materia così complessa. È indispensabile il loro apporto nella progettazione, realizzazione e verifica degli interventi. Chiederemo agli enti e alle associazioni anche di accompagnarci in un percorso di formazione per il nostro personale per accrescere la cultura dell’accoglienza alla Reggia di Caserta”.

“Le fasi di realizzazione del modello 3D hanno previsto, come primo step, il rilievo strumentale e tridimensionale con l’utilizzo di tecnologia laser scanner che ha permesso di rilevare milioni/miliardi di punti, la cosiddetta “nuvola di punti”– ha dichiarato Cuono Antonio Pannella, Rup e direttore esecutivo, Ufficio Accessibilità, Valorizzazione funzionale del Palazzo – La campagna di rilievo si è svolta disponendo una serie di postazioni di misurazione per acquisire la massima quantità di dati e ridurre eventuali errori. Una rete di rilevazioni esterne ha consentito di rilevare il prospetto principale, mentre per il Cannocchiale sono state necessarie più di 140 postazioni a diversa altezza per riprendere la maggior parte delle superfici accessibili. Sono stati generati, così, più di 9 miliardi di punti che sono stati, poi, elaborati con software per la modellazione tridimensionale.


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Il plastico della Reggia di Caserta

Il progetto

Si è proceduto, quindi, prima, ad una restituzione vettoriale 2D della “nuvola di punti” e, dopo, ad una modellazione 3D, anche con software per la “scultura digitale” di orpelli, decorazioni, conchiglie, foglie e capitelli. La stampa è stata realizzata con tecnologia CJP – Color Jet Printing che permette di aggiungere colore al materiale, andando quindi a ottenere oggetti in quadricromia CMYK”.

“L’impegno di Micron in ambito DEI parte dall’innovazione dei nostri prodotti, che puntano ad arricchire la vita per tutti e si declina anche attraverso un ambiente di lavoro inclusivo e in iniziative benefiche – ha affermato Roberto Bez, Italy Country Manager della Micron – La bellezza del patrimonio artistico è un tramite fenomenale per portare arricchimento nella vita. Per questo, negli anni abbiamo voluto supportare numerosi progetti per la valorizzazione dello splendido patrimonio artistico, storico e culturale italiano con una particolare attenzione al territorio in cui siamo presenti e in cui i nostri dipendenti vivono. Da anni lavoriamo su progetti STEM che coinvolgono le scuole nel rendere luoghi preziosi del territorio accessibili per tutti utilizzando supporti tecnologici per lo sviluppo di percorsi narrativi ed espositivi. Attraverso questo progetto con la Reggia di Caserta abbiamo voluto estendere ulteriormente l’esperienza di inclusione, non soltanto per fornire un percorso tattile per i non vedenti, ma anche per arricchire l’esperienza di visita per tutti. Ognuno di noi può godere della bellezza secondo la propria sensibilità individuale e unicità, anche percettiva, e questo è un bene comune per tutti”.

“Grazie a sensori posizionati su un layout tattile, le persone ipovedenti potranno individuare come sono stati progettati gli ambienti interni della Reggia di Caserta – ha dichiarato Claudio Leonetti, Arzano Laboratory Manager della Micron – Tali sensori saranno posti in corrispondenza di alcuni ambienti di particolare pregio, quali lo Scalone, gli Appartamenti Reali, la Cappella Palatina e il Teatro di Corte. Attivandoli con un tocco, inizierà una descrizione audio degli spazi, permettendo al visitatore di godere di una esperienza multisensoriale. L’apparato elettronico selezionato per questo modello 3D è realizzato con sensori collegati a un microcontrollore dotato di memoria Micron che supporterà il team di lavoro per l’attività di connessione. L’idea è quella di integrare questo apparato elettronico in un sistema già disponibile di descrizione audio del Museo, in modo da renderlo fruibile a tutti. Il modello 3D della Reggia di Caserta integrato con il dispositivo elettronico descritto sarà realizzato entro l’anno”.

Un contributo alla progettazione del modello 3D è venuto dal Museo statale tattile Omero, Istituto del Ministero della cultura, la cui finalità è promuovere la crescita e l’integrazione culturale delle persone non vedenti e di diffondere tra essi la conoscenza della realtà. La Reggia di Caserta si avvale della collaborazione del museo anconetano già da diversi anni in virtù dell’esperienza dell’istituto marchigiano nel promuovere l’integrazione culturale dei ciechi e ipovedenti.


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Il plastico della Reggia di Caserta

Monica Bernacchia, responsabile della comunicazione del Museo Omero, ha portato i saluti del Presidente Aldo Grassini: “Una collaborazione che ci ha visto coinvolti sia nella fase di progettazione del modellino, che durante le realizzazione e proseguirà anche per le future implementazioni. Collaborazione nata da una stima reciproca con la direttrice Maffei da anni sensibile ai problemi dell’accessibilità e certificata da un protocollo d’intesa”.

In sala anche Pietro Piscitelli, presidente regionale dell’UICI Campania (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), Carmela Pacelli e Maria Grazia Gargiulo, della rete “Campania tra le mani” coordinata dall’Università Suor Orsola Benincasa. La Reggia di Caserta ha chiesto loro di “collaudare” l’opera al fine di valutarne i requisiti.

Il plastico realizzato da 3D City Lab, installato nel vestibolo superiore, è una riproduzione 3D ad alta definizione della facciata, del tetto di copertura, del quarto cortile e di metà della galleria centrale del Cannocchiale della Reggia di Caserta. Il rilievo strumentale e tridimensionale della Reggia di Caserta è stato realizzato con tecnologia laser scanner. Si può toccare con mano la Meraviglia della Reggia di Caserta!

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