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Gestione dei rifiuti, interdittiva antimafia per una società in Campania

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Scatta l’interdittiva antimafia per la Ecoce, società di Giugliano in Campania attiva nel settore della gestione dei rifiuti nell’alto Casertano. Un provvedimento che rischia di paralizzare il servizio a Vairano Patenora e a Pastorano, territori in cui opera l’azienda come riportato dall’edizione odierna de Il Mattino.

Rifiuti, interdittiva antimafia all’impresa Ecoce

Il provvedimento è arrivato lo scorso 22 gennaio e comunicato ai Comuni interessati che ora dovranno trovare soluzioni alternative per la gestione dei rifiuti. A Vairano Patenora la Ecoce opera dal 2017, dopo essersi aggiudicata il bando di gara per i servizi di igiene urbana e spazzamento e la possibilità di affidamento di servizi opzionali. Il primo da un milione 340mila 505,75 euro, il secondo da un milione 317mila 679,62 euro.

Cos’è l’interdittiva antimafia e cosa comporta

L’interdittiva antimafia, ovvero il provvedimento amministrativo del Prefetto che si pone l’obiettivo di tutelare l’economia da infiltrazioni della criminalità organizzata, produce l’effetto di escludere l’imprenditore da contratti con la Pubblica Amministrazione come si legge su Studio Cataldi.

L’interdittiva antimafia si sostanzia quindi in un provvedimento amministrativo di natura preventiva del Prefetto che ha la finalità di tutelare l’ordine pubblico, la libera concorrenza tra le imprese e il buon andamento della Pubblica Amministrazione. Esso non si fonda su dati certi, ma su una valutazione probabilistica in base a indizi gravi, precisi e concordanti e non ha natura afflittiva, ma tende più che altro a impedire che la mafia o in generale la criminalità organizzata penetri e si infiltri all’interno dell’economia legale.

Per quanto riguarda poi gli effetti, come precisato dal Consiglio di Stato nell’Adunanza Plenaria del 6 aprile 2018 n. 3, l’interdittiva antimafia è un provvedimento che comporta l’esclusione dell’imprenditore dalla possibilità di divenire titolare di rapporti contrattuali con la Pubblica Amministrazione, a causa dell’incapacità giuridica determinata dall’interdittiva.

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