Caserta, Cronaca Caserta

Assolti i sei medici della Clinica Pineta Grande accusati della morte di Ferdinando Del Pezzo

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Immagine di repertorio
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Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha assolto i sei medici della Clinica Pineta Grande di Castel Volturno dall’accusa di omicidio colposo per la morte di Ferdinando del Pozzo. Il giudice ha ritenuto che l’evento fosse improvviso e imprevedibile, accogliendo la tesi difensiva e scagionando i medici.

Santa Maria Capua Vetere, assolti i sei meidici accusati di omicidio colposo di Ferdinando del Pozzo

Il giudice monocratico Federica Villano del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha assolto sei medici della Clinica Pineta Grande di Castel Volturno dall’accusa di omicidio colposo per la morte di Ferdinando Del Pezzo, avvenuta il 17 novembre 2016. I medici coinvolti, Cristiano Giardiello, 64 anni, di Napoli; Alessandro Borrelli, 48 anni, di Napoli; Domenico De Vito, 46 anni, di Ercolano; Viviana Ventriglia, 46 anni, di Piedimonte Matese; Ottavia Ferrone, 43 anni, di Capua; e Salvatore Di Maio, 58 anni, di Caserta, sono stati assolti perché “il fatto non sussiste“.

Secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere, Giardiello, De Vito e Borrelli, in qualità di chirurghi, e Ventriglia, Ferrone e Di Maio, come medici del reparto di terapia intensiva, avrebbero avuto responsabilità nella morte di Del Pezzo. La Procura sosteneva che Giardiello avesse reciso la milza del paziente, provocando un’emorragia reattiva, e che gli altri medici non avessero adeguatamente monitorato il quadro clinico del paziente, ignorando un calo dell’emoglobina dovuto all’emorragia intraddominale e non disponendo un’ecografia che avrebbe potuto rilevare la presenza dell’emorragia.

Tuttavia, il giudice Villano ha ritenuto più convincente la tesi difensiva presentata dagli avvocati Claudio Sgambato, Luigi Sena e Maria Concetta Nitti. Secondo la difesa, l’evento che ha portato alla morte di Del Pezzo sarebbe stato improvviso e imprevedibile, scagionando così i medici da ogni responsabilità.

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