Nella mattinata di oggi, mercoledì 26 febbraio, i carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, in collaborazione con il Nucleo ispettorato del lavoro (Nil) e il Nucleo antisofisticazioni e sanità (Nas), hanno condotto un’operazione di controllo sulle attività di ristorazione della città.
Durante le verifiche, i militari hanno ispezionato un ristorante di sushi, dove sono stati rinvenuti e sequestrati 15 chili di prodotti ittici privi delle necessarie indicazioni di tracciabilità e provenienza.
Santa Maria Capua Vetere, maxi sequestro di sushi
Inoltre, è emerso che la titolare dell’attività non aveva provveduto a far effettuare la visita medica obbligatoria ai propri dipendenti. Per queste irregolarità, le sono state inflitte sanzioni amministrative per un totale di 7.195 euro e le è stato imposto un termine di 30 giorni per la regolarizzazione delle violazioni riscontrate.
Parallelamente, i carabinieri della stazione di Grazzanise, insieme al Nucleo operativo ecologico (Noe) di Caserta, hanno effettuato un’ispezione presso un’azienda specializzata nel recupero di rifiuti non pericolosi.
L’attività ha portato alla luce diverse anomalie, tra cui il superamento del limite di altezza (3 metri) per i cumuli di terre e rocce da scavo nell’area di messa in riserva, il posizionamento irregolare della grata di raccolta delle acque di dilavamento rispetto a quanto indicato nella planimetria e la parziale occlusione di un’altra grata destinata alla raccolta delle acque reflue.
A seguito delle violazioni accertate, l’amministratrice della società è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria e sanzionata con multe per un importo complessivo di circa 13mila euro.