Strage di Pescopagano, arriva la sentenza da parte dei giudici di Napoli: condannato all’ergastolo il boss della camorra di Mondragone, Augusto La Torre.
La Torre condannato all’ergastolo per la Strage di Pescopagano del 1990
Il Tribunale di Napoli ha condannato all’ergastolo Augusto La Torre, boss della camorra dell’omonimo clan di Mondragone attivo anche nel Basso Lazio, per i fatti inerenti alla Strage di Pescopagano. Pena di 20 anni invece al cugino Tiberio Francesco La Torre.
I fatti risalgono al 24 aprile del 1990, quando diverse persone furono uccise a colpi di mitra e pistole. In quell’occasione morirono cinque persone e otto rimasero ferite. Tra le vittime si contarono tre tanzaniani, un iraniano e l’italiano Alfonso Romano, questi ultimi due colpiti per mero errore dato che si trovavano nel bar dove avvenne il tutto.
L’esecuzione avvenne perché il boss Augusto La Torre voleva ripulire la zona dagli spacciatori di droga africani, che iniziavano allora a farsi strada nel panorama criminale casertano.