Tenta di far esplodere un’auto utilizzando uno zaino pieno di petardi a San Felice a Cancello: il raid (fallito) per intimidire probabilmente la famiglia di un carcerato. I fatti sono avvenuti nella notte tra mercoledì 16 e giovedì 17 ottobre. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Tenta di far esplodere un’auto a San Felice a Cancello
A San Felice a Cancello è stato sventato un tentativo di raid incendiario con l’obiettivo di far saltare in aria un’auto, probabilmente per intimidire la famiglia di un 38enne detenuto per produzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Nella notte tra mercoledì e giovedì, ignoti hanno tentato di incendiare una Fiat Punto nera, intestata alla compagna del detenuto, utilizzando benzina e petardi. Tuttavia, il piano è fallito a causa di un errore nel calcolo delle tempistiche e delle modalità di esecuzione.
La stradina vicino a via San Marco, dove era parcheggiata l’auto, è stata trovata cosparsa di benzina, e uno zaino contenente circa venti grossi petardi è stato ritrovato nelle vicinanze. Secondo i carabinieri del nucleo radiomobile di Maddaloni, guidati dal capitano Federico Orrigo, ei militari della locale stazione, diretti dal maresciallo Olindo Camassa, la miccia accesa si è spesa dopo poche centinaia di metri, impedendo la completa esplosione. Questo intoppo ha fatto fallire il tentativo di creare danni e paura.
La proprietaria dell’auto, operaia presso una piccola ditta, ha denunciato l’accaduto ei carabinieri hanno già ascoltato alcuni vicini di casa e acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nell’area. Le indagini stanno esplorando due possibili piste: una legata al traffico di droga sulla piazza locale e nel basso Beneventano, e l’altra un possibile sgarro personale compiuto dai familiari del detenuto.