Caserta, Cronaca Caserta

Tentata estorsione ai danni di un imprenditore: arrestato

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I carabinieri hanno arrestato un uomo per il reato di tentata estorsione ai danni di un imprenditore casertano: è stato condotto in carcere.

Arrestato per tentata estorsione a un imprenditore

Nella tarda mattinata odierna, presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE), i Carabinieri della Stazione di Macerata Campania, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE), su conforme richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di FISIO Giuseppe (c/’76), gravemente indiziato del reato di tentata estorsione (artt. 56, 629 c.p.) ai danni di un imprenditore locale.

Il provvedimento cautelare recepisce l’esito di un’attività investigativa, diretta da questa Procura e delegata al predetto Reparto dell’ Arma, originata dalla denuncia presentata dal gestore di un ristorante sito nel comune di Casapulla (CE), in data 05 aprile 2017.

In particolare, la vittima denunciava di esser stata avvicinata dall’indagato il quale, dopo essersi introdotto all’interno del proprio esercizio commerciale in compagnia di altre cinque persone (tre delle quali, minori di età, deferiti alla competente Procura per i minorenni), intimava alla vittima di consegnargli sia la motocicletta di sua proprietà che somme di denaro (non meglio quantificate), il tutto vantandosi per i suoi trascorsi giudiziari e con la minaccia del possibile utilizzo di due mitra, in suo possesso (circostanza coerente con quanto accertato in occasione di un suo precedente arresto, operato in data 18.05.2017).

Nel corso dell’attività di indagine è stato altresì riscontrato che la vittima, sua moglie ed il proprio figlio, dopo essere stati minacciati di morte dal FISIO, venivano inoltre percossi da quest’ultimo congiuntamente ad altre tre persone di minore età, aggressione che cagionava alle persone offese lesioni, diagnosticate dai medici del locale ospedale.
Il G.I.P., concordando con la richiesta di misura coercitiva avanzata da quest’Ufficio anche per quanto riguarda la sussistenza di concrete ed attuali esigenze cautelari, ha disposto per il predetto indagato la custodia cautelare in carcere.

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