Polemiche a Trentola Ducenta dopo la processione per la festa di San Giorgio Martire, Santo Patrono del popoloso centro dell’Aversano. La piazza cittadina, nonostante le norme anti-Covid vigenti, si è riempita di fedeli e curiosi come riportato dall’edizione odierna de Il Mattino.
Trentola Ducenta, polemica per la processione per la festa di San Giorgio Martire
Il sindaco Michele Apicella ha spiegato: “Il comandante della Polizia municipale, Antonio Parisi, nei giorni scorsi, su richiesta formale avanzata dal comitato per i festeggiamenti di San Giorgio Martire, aveva autorizzato esclusivamente il passaggio di una banda musicale per le strade del paese per evitare assembramenti”, aggiungendo: “I problemi sono sorti quando il simulacro del Santo è stato portato dalla chiesa verso piazza De Filippo, senza alcuna autorizzazione”
Le indicazioni
“Vi erano a riguardo precisissime disposizioni e l’autorizzazione è stata convenuta tenendo conto del fatto che il passaggio del Santo non avrebbe creato alcun tipo di assembramento – ha assicurato il primo cittadino – ma poteva solo essere una bella occasione per portare un po’ di leggerezza e gioia tra le strade cittadine, in un momento così particolare. Invece, quello a cui abbiamo assistito nella serata di ieri (domenica, ndr) è andato ben oltre quanto disposto.
Ci si è così resi responsabili di un vero e proprio assembramento. Sono molto contrariato e rammaricato, tanto nei confronti degli organizzatori quanto nei riguardi di tutti coloro che hanno scelto autonomamente di aggregarsi e rendersi responsabili di un assembramento, poiché a quanto pare manca ancora il senso di responsabilità individuale e siamo ancora ben lontani dall’assunzione di consapevolezza del momento che stiamo vivendo e di come, in queste circostanze, da ogni nostra azione scaturisca l’incolumità della collettività”.
Le scuse
Don Michele Bottiglieri, parroco della chiesa San Giorgio Martire, si è scusato: “Mi assumo tutte le responsabilità della scelta non giustificata dell’uscita della statua del Santo Patrono San Giorgio dalla parrocchia per un breve tratto. Soprattutto in quanto non ho ricevuto alcuna autorizzazione né dalla Diocesi né dal Comune di Trentola Ducenta.
Chiedo scusa a tutti coloro che si sono sentiti urtati nella suscettibilità di un momento particolare, dove la nostra comunità parrocchiale ha sempre sostenuto il distanziamento e il rispetto delle regole. A tutti ribadisco il mio profondo dispiacere, a partire dal nostro vescovo Angelo (Spinillo, ndr), ai presbiteri della diocesi, ai fedeli e cittadini tutti di Trentola Ducenta”.