De Sica e i casinò
Nel variegato mondo del cinema italiano, poche figure riescono ad incantare il pubblico tanto quanto il leggendario attore e regista Vittorio De Sica. Tuttavia, pochi sanno che dietro ai riflettori e alle scene, si celava una passione poco nota: il gioco e i casino.
Il celebre artista aveva un desiderio ardente che andava oltre le macchine da presa, un sogno che avrebbe potuto cambiare il volto del Sud Italia, in particolare della Campania. De Sica immaginava una sala da gioco sfavillante, una tappa obbligata per i turisti, i giocatori e gli amanti del divertimento.
Addirittura, nel 2008, durante la presentazione del restauro del film “Ladri di biciclette”, il Casinò di Venezia ha offerto la sua sponsorizzazione per l’evento. In quell’occasione, il figlio di Vittorio De Sica, Christian, ha rivelato: “È proprio il Casinò che finanzia il restauro di un film di papà… Lui era un giocatore incallito, ha lasciato tantissimi soldi nelle case da gioco di mezzo mondo. In un certo senso, con questo restauro, è stato in parte risarcito.”
Christian ha sottolineato come suo padre fosse considerato uno dei tre giocatori più incalliti del Casinò di Las Vegas, un titolo condiviso con un cinese e un indiano, secondo quanto riportato anche dallo scrittore Mario Puzo.
Una passione riversata nei film
La passione di Vittorio De Sica per il gioco era ben nota, tanto che a volte lo aveva portato a sommare delle perdite. Ad ogni modo, questa passione non è mai stata nascosta e ha persino trovato spazio nei suoi personaggi cinematografici, come ad esempio nel film “Il conte Max” o “L’oro di Napoli”: è un aspetto della sua vita che ha affrontato con grande autoironia, riuscendo a trasferirlo sullo schermo con il suo inconfondibile stile.
De Sica e il casinò in Campania
Il desiderio di De Sica di vedere un casinò in Campania era alimentato da una combinazione di fattori: in primo luogo, voleva che la sua regione avesse la stessa opportunità di attrarre i giocatori e i turisti che le città del nord Italia, come Aosta, Saint Vincent, Sanremo e Venezia, avevano già. Il sud del paese, infatti, sebbene ricco di storia e bellezza, spesso doveva vedersela con il predominio del nord, almeno quando si trattava di casinò di prestigio.
In secondo luogo, De Sica non vedeva l’ora di celebrare la cultura, la tradizione e la bellezza della Campania attraverso il gioco e gli eventi connessi: sognava una location che avrebbe attirato non solo gli appassionati, ma anche celebrità e visitatori da tutto il mondo. Pensava che il casinò avrebbe offerto un’esperienza unica, in cui il fascino del gioco si sarebbe unito alla magnificenza delle bellezze paesaggistiche della regione.
Proposte recenti di casinò in Campania
Nel corso degli anni, varie proposte hanno cercato di dare forma al sogno di De Sica: nel 2005, l’attenzione si è concentrata su Ischia, l’incantevole isola al largo di Napoli. Tuttavia, questa iniziativa è naufragata a causa di complessi ostacoli di natura burocratica e regolamentare, mettendo fine al progetto.
Seguirono tentativi di candidatura da parte di Sorrento, insieme a diverse proposte in località come Salerno, Positano ed Amalfi, ma nessuna di queste iniziative è mai stata portata a termine concretamente.
Oggi, finalmente, il sogno di De Sica potrebbe vedere la luce: Bagnoli, con particolare attenzione rivolta all’isolotto di Nisida, emerge come possibile nuova location per realizzare questa sala da gioco d’eccezione. Anche se nulla è ancora confermato ufficialmente, l’entusiasmo attorno a questa idea sta rapidamente diffondendosi.
Insomma, se un giorno la Campania avrà la sua sala da gioco, De Sica sarà senza dubbio il suo più fiero sostenitore, sorridendo dall’alto con la soddisfazione di chi sa che il suo contributo al divertimento e all’intrattenimento vivrà per sempre, proprio come le sue indimenticabili performance sul grande schermo.