Sono ormai diversi anni che vengono introdotte misure per limitare l’utilizzo dei contanti: l’ultima novità in questo senso è il Cashback di Stato. Si tratta di un meccanismo tramite il quale ai consumatori viene restituita una percentuale di quanto speso nell’arco di sei mesi. Dopo il periodo di prova natalizio, l’iniziativa dovrebbe portare ad un rimborso del 10% (fino ad un massimo di 150 euro) per chi fa almeno 50 acquisti con carta entro il 30 giugno.
Per poter partecipare all’iniziativa è necessario aver compiuto almeno 18 anni ed essere residenti in Italia. Per beneficiare del rimborso è necessario che gli acquisti validi, tra i quali non rientrano quelli effettuati per la propria attività imprenditoriale o professionale, vengano pagati con strumenti elettronici. E proprio questo aspetto ha spinto tantissime persone a prendersi una nuova carta di credito o una prepagata: ecco il primo vero effetto del Cashback di Stato.
Come partecipare al Cashback di Stato
Chi intende approfittare del Cashback deve innanzi tutto iscriversi all’applicazione IO.it; per farlo bisogna usare la carta di identità elettronico o lo SPID. Durante la registrazione, l’utente deve inserire il suo codice fiscale, il codice IBAN su cui verrà effettuato il rimborso (che dovrebbe avvenire entro 60 giorni dalla scadenza del semestre in questione) e gli strumenti di pagamento che utilizzerà per fare i suoi acquisti.
Gli strumenti di pagamento che possono essere utilizzati per ottenere il rimborso sono:
- Le carte di credito e di debito dei circuiti internazionali e Pago Bancomat.
- Le carte prepagate;
- Le app di pagamento come Bancomat Pay e SatisPay;
- Le carte fedeltà (ovviamente non quelle che servono solo per l’accumulo dei punti);
- Altri sistemi come Google Pay e Apple Pay, che verranno aggiunti nel corso dell’iniziativa.
Sempre più persone si dotano di carte di credito o prepagate
Tante persone che finora hanno fatto a meno di strumenti di questo tipo hanno finalmente deciso di passare ai pagamenti cashless. Però scegliere tra le tante carte disponibili sul mercato oggi non è affatto facile: ecco perché può essere utile consultare portali di approfondimento come quello di CheScelta, raggiungibile all’indirizzo https://www.chescelta.it/, che tramite i suoi approfondimenti, le sue recensioni e le sue classifiche, guida l’utente verso una scelta mirata e consapevole.
Le carte prepagate, così come le carte di credito e gli altri strumenti di pagamento elettronici, sono diverse tra loro. Possono sembrare tutte uguali, ma basta approfondire un po’ per scoprire che si distinguono in base alle loro caratteristiche ed ai costi a carico dell’utente. Molte persone in questo periodo si stanno orientando proprio sulle prepagate perché sono strumenti pratici, facili da ottenere e, soprattutto, non sono collegati ad un conto corrente (a differenza delle carte di credito e di debito).
Le prepagate possono essere utilizzate per prelevare agli ATM, per fare acquisti online e per fare pagamenti tramite POS negli esercizi fisici (questi ultimi danno diritto di partecipare al Cashback di Stato). Esistono anche le prepagate dotate di codice IBAN, con le quali è possibile effettuare le operazioni tipiche del conto corrente, come ad esempio ordinare e ricevere bonifici, accreditare lo stipendio o domiciliare le utenze.
I vantaggi ed i limiti delle carte prepagate
I vantaggi delle prepagate sono tanti. Come detto, non hanno la necessità di essere collegate ad un conto corrente. Il saldo può essere ricaricato facilmente ed in tanti modi: da conto corrente, tramite internet, agli ATM, presso centri autorizzati e così via. Il saldo può essere facilmente monitorato ed in caso di furto o smarrimento è possibile richiedere il blocco della carta. E poi ci sono i costi: quelli di emissione sono molto bassi, spesso non è previsto un canone annuo, però bisogna prestare attenzione alle commissioni applicate per determinate operazioni.
Tanti aspetti positivi, ma anche qualche limite. Il primo è ovviamente legato al fatto che non è possibile fare pagamenti per importi superiori al saldo presente sulla prepagata; da una parte si tratta di un’ottima cosa, perché permette di tenere sotto controllo le spese, ma da una parte può essere un importante difetto. C’è poi il discorso relativo al plafond: le prepagate hanno un limite massimo inferiore rispetto alle tradizionali carte di credito o di debito.
Sul sito Chescelta.it è possibile confrontare le varie opzioni disponibili sul mercato. È possibile fare un paragone anche tra le sole carte che presentano determinate caratteristiche (per minorenni, dotata di IBAN, canone zero). Per ogni prodotto vengono riepilogati i costi, i limiti di spesa e di prelievo, i vantaggi e le eventuali promozioni in corso. Una volta individuata la carta giusta basta andare sul sito dell’emittente per approfondire ed eventualmente inoltrare la richiesta.