Arriva la stretta dell’Agcom sugli influencer dopo il caso Ferragni, con l’Autorità per le comunicazioni che ha varato nuove regole, in particolare sulla trasparenza e la pubblicità dei messaggi sui social. Parallelamente va avanti l’inchiesta giudiziaria, con un nuovo incontro a Milano tra il procuratore aggiunto Eugenio Fusco e i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf che conducono le indagini sul pandorogate nel quale sono indagate Chiara Ferragni e Alessandra Balocco, amministratore delegato e presidente dell’azienda piemontese.
Caso Ferragni, dall’Agcom arriva la stretta sugli influencer
Da parte sua l’Authority per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato all’unanimità le Linee guida sul rispetto da parte degli influencer delle disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi. Le regole prevedono, tra l’altro, che gli influencer siano tenuti a riportare una scritta che evidenzi la natura pubblicitaria del contenuto in modo immediatamente riconoscibile.
Misure anche in materia di comunicazioni commerciali e di tutela dei diritti della persona, con un meccanismo di richiami e ordini per la rimozione o adeguamento dei contenuti. Un cambio di rotta che si annuncia epocale per il mondo dei social.
Sul versante dell’inchiesta, le procure di tutta Italia da giorni stanno trasmettendo a quella milanese i fascicoli a modello 45, ossia a carico di ignoti e senza titolo di reato sia sul pandoro sia sulla vicenda delle uova di Pasqua, mentre inquirenti e investigatori milanesi stanno ragionando su chi, forse già da metà della settimana prossima, convocare come teste. In queste ore si sta stilando l’elenco dei manager delle società della influencer e dell’imprenditrice cuneese che hanno seguito la nascita del progetto Pink Christmas fino alla firma del contratto nel novembre 2021.