Cronaca

Pg Cassazione: ‘Consumatori ingannati da influencer con 30 milioni di follower”

Chiara Ferragni Ddl beneficenza
Chiara Ferragni
Chiara Ferragni

Un profitto “ingiusto” ottenuto “con l’inganno” nei confronti dei consumatori, che avrebbero subito un “duplice” danno, perché indotti sia a fare una scelta d’acquisto attraverso “un messaggio pubblicitario manipolatorio”, sia a pagare per quel dolce un “prezzo maggiorato”.

E per Chiara Ferragni, in particolare, pure un guadagno “derivante dalla rappresentazione di sé associata all’impegno” per “un progetto benefico”: un rafforzamento della sua immagine sui media e un “accresciuto consenso”, che “comporta incrementi nei cachet accordati dai partner commerciali“.

Consumatori ingannati dagli influencer, la sentenza

Sono nette le valutazioni messe nero su bianco dal sostituto pg della Cassazione Mariella De Masellis nel decreto con cui ha risolto a favore della Procura di Milano la questione della competenza ad indagare, che si era creata tra gli inquirenti milanesi e quelli di Cuneo, sul caso delle vendite con pubblicità ingannevole dei pandoro ‘Pink Christmas‘ della Balocco, griffati Ferragni.

Dolci venduti a poco più di 9 euro, invece che a quasi 4 euro come al solito, e coi consumatori portati a credere che parte del prezzo sarebbe andato all’ospedale Regina Margherita di Torino per la cura di bimbi malati, mentre l’azienda dolciaria di Fossano (Cuneo) aveva fatto una donazione ‘una tantum’ da 50mila euro.

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