Sandro Di Carlo, l’assassino che nel maggio 2023 ha ucciso Yrel Peña Santana con un coltello nel suo appartamento a Cassino, non potrà avvalersi del rito abbreviato.
Uccisa a coltellate a Cassino, niente rito abbreviato per il killer di Yrel Peña Santana
Sandro Di Carlo, accusato di aver ucciso Yirel Peña Santana, una trentiquattrenne di origine dominicana, nel suo appartamento a Cassino nel maggio del 2023, non sarà giudicato con il rito abbreviato, come stabilito dalla Corte costituzionale. Dopo una pausa nel processo durante l’estate, si prevede che venga richiesta una nuova perizia psichiatrica.
Al momento, il processo prosegue con il rito ordinario e, se dovessero essere confermate le aggravanti e respinte le attenuanti, Di Carlo, attualmente detenuto nel carcere di Regina Coeli, rischia una condanna severa, che potrebbe includere l’ergastolo. L’omicidio di Yirel Peña Santana è avvenuto il 27 maggio 2023, quando la donna è stata trovata senza vita nel suo appartamento in via Pascoli, nel centro di Cassino, in un lago di sangue.
Le indagini hanno rapidamente portato all’identificazione di Di Carlo grazie a un’impronta insanguinata trovata sulla parete della sua camera da letto. Gli agenti della Squadra di polizia giudiziaria e della Mobile lo hanno rintracciato, e quando è stato arrestato, indossava ancora abiti e scarpe macchiati di sangue, pur avendo sempre negato le accuse.
Le indagini sul femminicidio di Yirel Peña Santana
Dopo l’arresto dell’uomo, le indagini sono proseguite. Per rintracciare l’arma del delitto è stato necessario più di un mese. Le analisi delle prove sono continuate anche nei sei mesi successivi. Durante il processo, è stata presentata una perizia psichiatrica su Di Carlo per accertare la sua capacità di intendere e volere.
Secondo i consulenti, l’imputato non sarebbe considerato socialmente pericoloso e la premeditazione sarebbe esclusa. Di Carlo aveva richiesto un processo abbreviato, ma la corte aveva sospeso il giudizio. Oggi, invece, il verdetto è stato emesso.