Cronaca Napoli

Scoperta discarica abusiva a Castellammare. Rifiuti in fiamme, operai sfruttati e in nero: imprenditore arrestato e sanzionato per 75mila euro

Castellammare discarica abusiva imprenditore arrestato 
La discarica abusiva
Castellammare discarica abusiva imprenditore arrestato 

I carabinieri della sezione operativa e radiomobile della compagnia di Castellammare di Stabia, il nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Napoli e i carabinieri forestali di Castellammare hanno effettuato dei controlli in un’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti nella periferia stabiese scoprendo che un capannone era stato trasformato in una discarica abusiva dove gli operai, assunti in nero, erano costretti a bruciare i rifiuti senza alcun dispositivo di protezione: l’imprenditore è stato arrestato e sanzionato per oltre 75mila euro.

“Bisogna lavorare per portare il piatto a casa” queste sarebbero le parole che due operai, pagati poco meno di 200 euro a settimana, hanno rivolto ai militari intervenuti. I dipendenti, nonostante maneggiassero anche materiali pericolosi, lavoravano senza alcuna protezione mettendo a rischio la loro salute.

Scoperta discarica abusiva a Castellammare e operaio in nero: imprenditore arrestato

Nel capannone di 200 metri quadrati soppalcato erano presenti il proprietario dell’azienda e 2 operai. I tre stavano tagliando con un flex alcuni motori, degli alternatori e varie parti meccaniche. Con un cannello a gas gli operai stavano bruciando della parti in plastica, rendendo l’aria irrespirabile. Nessuno indossava mascherine o protezioni adeguate.

Nel frattempo, dal cassone di un tir parcheggiato nel piazzale, sono stati notati fumi nauseabondi con fiamme immediatamente spente dai militari. Tra attrezzi e banchi, sono stati trovati rifiuti di ogni genere: pastiche, metalli, olii esausti, alternatori elettrici, parti di motori di frigoriferi e altri elettrodomestici, e ancora rame e pezzi di auto per una quantità stimabile di rifiuti in circa 20 metri cubi. 

Nel piazzale esterno altri 80 metri cubi di rifiuti e 7 grossi sacchi di plastica neri con all’interno altri rifiuti pericolosi. Accertato l’inquinamento ambientale, è emerso a che gli operai – due uomini di 40 e 54 anni – erano in nero, senza alcun dispositivo di protezione e senza corsi di formazione e visita medica periodica, con paghe da fame. L’intero immobile è stato sequestrato.

L’arresto dell’imprenditore e la maxi sanzione

A finire in manette l’imprenditore titolare: un 32enne della provincia di Napoli. L’uomo gestiva l’attività di recupero rifiuti, con smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non in assenza di qualsiasi autorizzazione amministrativa ed ambientale. Assenti anche i sistemi di smaltimento, l’uomo dovrà rispondere di impiego di manodopera in nero in condizione di bisogno e realizzazione di discarica abusiva. Per l’imprenditore sono scattate varie sanzioni, per un totale di circa 75mila euro.

Castellammare di Stabia