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Cdm, stop al cibo sintetico: sanzioni fino a 60mila euro

Nel Consiglio dei ministri di oggi, 28 marzo 2023, si è posto un freno alla realizzazione del cibo sintetico. In arrivo il disegno di legge che contiene disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici.

Cdm, stop al cibo sintetico: sanzioni fino a 60mila euro

Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha presentato oggi in Consiglio dei Ministri un disegno di legge che prevede il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici in Italia. La bozza del Ddl vieta l’utilizzo di alimenti o mangimi costituiti da colture cellulari o tessuti derivanti da animali vertebrati per la preparazione di cibi, bevande e mangimi.

Le sanzioni

Vietata la vendita, l’importazione, la produzione per esportare, somministrare oppure distribuire per il consumo alimentare. Previste sanzioni da 10.000 fino a euro 60.000 e la confisca. 

Per chi viola le nuove norme sul cibo sintetico sanzioni “da un minimo di 10mila euro fino a un massimo di 60mila euro“. È quanto ha indicato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, spiegando che la norma passerà in Conferenza delle Regioni e al vaglio del Parlamento.

La reazioni di Giorgia Meloni

Non potevamo che festeggiare con i nostri agricoltori e il presidente di Coldiretti“, ha detto il premier Giorgia Meloni, arrivando a sorpresa al blitz di Coldiretti, “un provvedimento” che vede l’ascolto “dei nostri agricoltori” e “che pone l’Italia all’avanguardia sul tema non solo della difesa dell’eccellenza -materia per noi particolarmente importante – ma anche sul tema della difesa dei consumatori, della certezza di ciò che si consuma e, dico di più, anche dal tentativo di evitare il rischio che alcune scelte compiute domani possano tradursi in una discriminazione tra chi può avere di più e chi può avere meno“.

Noi siamo legati al fatto che ogni cittadino che mangi qui, che mangi nella patria dell’eccellenza – va avanti Meloni – possa avere le stesse opportunità di consumare del cibo del quale conosce esattamente la provenienza, la composizione e del quale, nel nostro caso, conosce anche la grandezza“, conclude Meloni lasciando il sit-in tra gli applausi dei manifestanti.

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