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C’è Posta per te, la segnalazione all’Agcom contro Maria De Filippi

C’è Posta per te, arriva una segnalazione all’Agcom contro Maria De Filippi. Secondo Differenza Donna, che gestisce il numero nazionale antiviolenza contro le donne, La puntata andata in onda il 7 gennaio, avrebbe ”legittimato comportamenti inaccettabili”.

C’è Posta per te: la segnalazione all’Agcom contro la De Filippi

«C’è posta per te inscena misoginia senza un intervento da parte della conduttrice». È questo quanto denuncia l’organizzazione Differenza Donna, che ha deciso di segnalare la puntata del programma condotto da Maria De Filippi, andata in onda il 7 gennaio scorso e che ha visto come protagonista una coppia romana e il loro «matrimonio interrotto», all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom).

Per la Ong che da luglio 2020 gestisce il 1522, ovvero il numero nazionale antiviolenza e e antistalking attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità, la trasmissione avrebbe «divulgato la storia di una relazione sentimentale connotata da sopraffazione, denigrazione e mortificazione dell’uomo sulla donna, rappresentando una dinamica misogina delle relazioni in assenza di qualsivoglia intervento correttivo da parte della conduttrice». Era stata Valentina, la protagonista del racconto, a chiedere l’intervento della trasmissione per riconquistare il marito, Stefano. Stando al loro racconto, lo aveva tradito poiché era convinta di essersi innamorata di un altro uomo.

La relazione viene considerata tossica

Ma il racconto precedente, alla decisione di lasciarsi ha provocato il pubblico, e poi in sul web, reazioni critiche sulla relazione definita «tossica» tra i due. Anche Chiara Ferragni e Fedez avevano commentato la prima puntata della trasmissione. «Per noi è la tossicità fatta a persona», hanno detto in un video. Valentina ha raccontato di aver fatto di tutto per dimostrare «di essere perfetta come moglie, mamma e come donna di casa: lavavo pulivo stiravo badavo ai figli, li crescevo e facevo trovare tutte le sere un pasto caldo a mio marito». Dal 2018, però, suo marito Stefano avrebbe iniziato a trattarla male, appellandola come incapace, della stupida, una persona inutile

Il tutto avveniva anche davanti a persone estranee. C’è poi un episodio in particolare, nel quale il marito l’avrebbe addirittura obbligata a raccogliere delle patatine cadute per terra, pestandole con i piedi dopo averle detto: «Impara a fare subito quello che ti dico». Ma gli episodi non finiscono qui. Stefano avrebbe più volte umiliato sua moglie anche davanti ai figli: una volta, per un parcheggio sbagliato, le avrebbe tirato addosso il seggiolone della bambina. Nonostante tutto questo, la donna avrebbe chiamato la trasmissione per ”portarlo a casa”.

Tutta questa vicenda, per la Ong, è qualcosa di molto «grave», perché «ha riprodotto e legittimato in un vasto pubblico, quale è quello di un programma di prima serata del sabato, trattamenti inaccettabili che configurano se abitualmente riprodotti nelle relazioni, reati molto gravi che offendono beni giuridici di rango costituzionale», conclude l’associazione.

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