C’è Posta Per Te, ospite Stefano De Martino, la storia di mamma Enza e suo figlio Salvatore. La donna, proveniente dalla provincia di Modena, è venuta nel programma per suo figlio Salvatore, perché da quando suo marito non c’è più non gli ha più detto ”Ti voglio bene”. Vuole fargli così una sorpresa.
C’è Posta Per Te, Stefano De Martino ospite
A novembre, il marito si sente male e ha la febbre. A dicembre viene ricoverato, in quanto soffriva di diabete. Si scopre che il marito è positivo al Covid. Una sera gli racconta che aveva passato una notte infernale perché gli avevano messo il casco. Da un ospedale più piccolo è dovuto passare ad un ospedale più grande nel centro di Modena, per essere intubato. Una sera la chiamano dicendole che il marito stava male, aveva avuto un infarto, fin quando è morto.
La storia di mamma Enza
Mamma e figlio si sono fatti delle cartelle, ma non riescono a leggerle. Dall’ospedale si sono fatti inviare gli oggetti del marito, tra cui anche il suo cellulare. Non ha mai avuto il coraggio di aprire il sacchetto con gli oggetti. Salvatore ha tenuto un anello e un bracciale che il papà aveva sull’ambulanza e poi un portachiave fatto a cuore che aveva sempre in macchina. Salvatore e il papà non andavano molto d’accordo perché lui non voleva studiare. Dopo la sua morte è riuscito anche a lavorarsi. Ha appoggiato la corona sulla lapide del papà in Calabria, dove è sepolto.
Salvatore ha sempre avuto un rapporto dolce con la mamma, mentre con il papà no. Glielo ha detto una sola volta, quando era in ospedale e al telefono. E’ ossessionato dal fatto che possa non averlo sentito. La mamma vuole fargli capire che è certo che il papà sapesse quanto gli volesse bene. Hanno invitato Stefano De Martino perché il figlio lo considera un ragazzo che ha lavorato tanto e che si è fatto strada da solo.
La sorpresa per Salvatore
Stefano De Martino ha dichiarato: ”Ti ho portato una cosa”, ‘‘Io non andavo benissimo a scuola a differenza tua che ti sei laureato, ho una calligrafia pessima, la odio tanto”. Ha poi continuato dicendo: ”Una persona a me molto cara che non c’è più mi ha regalato una penna e io l’ho sempre tenuta lì in un cassetto, in un periodo buio ho scritto tantissimo, la mia calligrafia non è migliorata, ma questo mi ha aiutato. Ad un certo punto è finito l’inchiostro. Dopo un po’ di tempo mi sono accorto che questo mi faceva stare tanto meglio. Ho capito che l’inchiostro era finito perché il compito di quella penna era concluso. Ho ascoltato la vostra storia e ho ricaricato quella penna perché credo che debba proseguire il suo compito con te. Adesso solo tu sai cosa scrivere. Scriverai le cose che ti fanno pesare il cuore e quelle che ti fanno sorridere e mi auguro che ti faccia lo stesso bene che ha fatto a me”.
Poi continua: ”E’ difficile capire quanto ci amino i nostri genitori, io l’ho capito solo dopo che sono diventato padre, quanto il mio mi amasse. Mi auguro che tu lo capisca, perché sono certo che tuo padre provava lo stesso amore che provo io per mio figlio e ti assicuro che quando scoprirai l’amore che si prova verso un figlio tu scoprirai che ti amava più di quanto potessi pensare”. Salvatore ribatte: ”Lo sapevo già”. Ha mostrato poi una busta, quella degli oggetti del padre quando era in ospedale, e gli ha detto che, nel momento giusto, dovrà sciogliere il nodo. Poi infine, gli ha regalato un viaggio per Parigi insieme alla mamma.