Celeste Gaia Torti nata a Milano, il 21 giugno 1990 è una cantautrice italiana. Si diploma al Liceo Classico Galileo Galilei nel 2009. Si iscrive poi all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scopriamo insieme le migliori frasi, testi e canzoni più belle di Celeste Gaia.
Le frasi, testi e canzoni di Celeste Gaia: le più belle
Di seguito una selezione di frasi, testi, canzoni e immagini più belle di Celeste Gaia:
Carlo
Di grigio c′era l’acqua sulla strada
Era angolo di pane profumava
Qua rosso un po′ sbavato mi guardava cosa cercava?
L’anello lo guardo e mi sta stretto
Se capita lo lancio giù dal tetto
Mi stringo le parole dette in bocca
La nostra storia
Non sono adatta al clima
Ho troppo freddo
Indirizzo nuovo
Da oggi ritorni da me
Che traffico disastro tornare da me
Sarebbe meglio riposare
Evitare di amarsi ancora un po′
Che poi ci fa male, si sa
Ci si lega, si uccide, si scorda il sole
Sarebbe meglio riposare
Evitare di viversi ancora un po’
Io devo diventare una persona normale
Io devo diventare una persona normale
Devo stare attenta
Mettermi a lavorare
Devo sopportare le domande ingombranti
Che si sa
Sono spesso irritanti
Io devo diventare una persona normale
Io devo diventare una persona normale
Devo stare attenta
Mettermi a lavorare
Devo sopportare le domande ingombranti
Che si sa
Sono spesso irritanti
Ironia fotografia
Ironia fotografia
Sembrava quasi mia
Quasi quasi mi ci spalmo
Mi ci dormo sopra un po′
Mi ci tengo come neve quando cade marzo
Mi ci tengo come neve quando cade marzo.
Hai ragione tu
Come verdi spine nel fianco
Vorrei ti impigliassi dentro qualcos′altro
Che io ho voglia d’amore
Per me.
E non dire le voglie che ho in testa
Cosa penso di tutto questo?
Che io ho voglia d′uscire.
E i foto ritocchi da quando esistono?
Ma Cleopatra per me era una santa…
Aspetto te
Se mi lasci un giorno intero davanti al frigo prima di un esame
Potrei ingrassare come un criceto rimpinzato di carote e fiocchi d′avena
Se oggi arrivo puntuale sicuramente é perché sono in ritardo gli altri
Ma é lecito sentirsi in pace con la testa, in fondo posso pensare di essere in anticipo
Ma tu poi che fai, lavori troppo e sei stanco, hai bisogno di un viaggio
Biglia
Lascia queste biglie sparpagliarsi sulla sabbia
Ho voglia di vedere che disegno hanno in mente
Ho voglia di lasciare fare tutto a questo vento
Ho voglia di toccare il destino cosa ho dentro.
Mi chiamo Alice
Io mi chiamo Alice ho pressappoco cinquant′anni, vivo su una nave da crociera e stendo i panni, lavo i pavimenti e intanto prendo un po’ di sole.
Mi lascio trasportare quando canto una canzone di uomini e dolori che la vita li ha cambiati li ha resi più scontrosi, li ha portati via col vento…
Bianconiglio
Ah, ah ah, ah ah, aah.
Non la sopportavo tutta la tua attualità
Come il bianconiglio l′hai scampata e ora sei qua
Aah, ah ah, ah ah, aah
Carlo
Di grigio c′era l’acqua sulla strada
Era angolo di pane profumava
Qua rosso un po′ sbavato mi guardava cosa cercava?
L’anello lo guardo e mi sta stretto
Se capita lo lancio giù dal tetto
Mi stringo le parole dette in bocca
La nostra storia
Indirizzo nuovo
Da oggi ritorni da me
Che traffico disastro tornare da me
Sarebbe meglio riposare
Evitare di amarsi ancora un po′
Che poi ci fa male, si sa
Ci si lega, si uccide, si scorda il sole
Sarebbe meglio riposare
Evitare di viversi ancora un po’
Io devo diventare una persona normale
Io devo diventare una persona normale
Devo stare attenta
Mettermi a lavorare
Devo sopportare le domande ingombranti
Che si sa
Sono spesso irritanti
Strade, Milano
Strade, Milano,
La metro la prendo con te;
Domande, non chiedo
Sul tempo che fa;
Il caldo perenne,
D′autunno e d’inverno.