Nel 2020, l’Italia ha registrato una diminuzione sia delle importazioni di carbone da vapore, a quota 5,3 milioni di tonnellate (-29% rispetto ai 7,5 milioni di tonnellate del 2019), sia delle importazioni di carbone metallurgico e PCI, che hanno raggiunto un volume di 2,35 milioni di tonnellate, con una diminuzione del 22% rispetto ai 3 milioni del 2019.

Sono purtroppo ben note le conseguenze di queste disparità sulle utenze industriali: secondo l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), le imprese italiane, infatti, sono costantemente costrette a fronteggiare prezzi dell’elettricità del 30% al di sopra della media europea, con pesanti ripercussioni sulla competitività, soprattutto nei settori caratterizzati da forti consumi energetici.