Scienza e Tecnologia

Cern esce da Windows, all’orizzonte nuovi progetti, e diventerà “open source”

Il Cern ha dato i natali al World Wide Web trent’anni fa, ora uscirà da Windows. È in prima linea nell’adozione di una tecnologia aperta, “open source“, per le sue numerose apparecchiature informatiche.

Il Cern abbandona Windows, diventerà “open source

La scelta che arriva da Ginevra, sede del Large Hadron Collider, che fino ad ora ha utilizzato Windows con una tariffa “accademica” scontata. Ma a marzo, alla fine del precedente contratto, Microsoft ha revocato lo status accademico, con i costi della licenza che sono lievitati. In risposta, l’istituto di ricerca ha messo in campo un progetto che ha chiamato appunto MAlt (Microsoft Alternatives). Di questi tempi, anche una istituzione scientifica del suo calibro ha bisogno di risparmiare.

Ha spiegato in un post ufficiale Emmanuel Ormancey, responsabile delle architetture di sistema del Cern:

Il progetto è iniziato un anno fa per contrastare l’aumento della licenza del programma. L’obiettivo di MAlt è quello di riprendere il controllo usando un software aperto.

In sostanza l’istituto svizzero, che per 20 anni ha goduto di un regime di prezzi accademico, ora deve fare i conti con tariffe cambiate che vengono calcolate in base al numero degli utenti. Circostanza che, a detta di Ormancey, fanno lievitare i costi di 10 volte, rendendoli “insostenibili nel lungo termine”.

L’uscita di scena di Microsoft

Lo scopo di MAlt è anche “riprendere il controllo dei dati”. Il centro di ricerca ha negoziato con Microsoft una uscita che durerà dieci anni. Nel frattempo, migrerà verso software alternativi, alcuni dei quali saranno sviluppati internamente. Il progetto pluriennale inizierà questa estate con un servizio pilota di posta elettronica che se andrà bene verrà trasferito a tutto il personale.

Poi sarà la volta di Skype for Business

Poi sarà la volta di Skype for Business, altro prodotto Microsoft, che potrebbe migrare ad un progetto analogo interno. Tutti i dettagli della nuova era “open source” del Cern verranno svelati il 10 settembre. I problemi economici riscontrati dal Cern sono in realtà comuni tra le istituzioni e i centri di ricerca che devono fare i conti sempre di più con budget limitati.

Ha proseguito Ormancey:

Il progetto Microsoft Alternatives è ambizioso ma è anche una opportunità per dimostrare che la creazione di servizi di base può essere effettuata senza società esterne, essere adattata alle esigenze della comunità e, infine, ispirare i suoi partner collaborando ad una nuova gamma di prodotti.

Resta da capire se, dopo aver fatto da pioniere col progetto di Tim Berners Lee del World Wide Web, il Cern riuscirà a far spostare in questa direzione altre realtà istituzionali e governative.