Cesare Cremonini: le frasi più belle delle sue canzoni

Cesare Cremonini è un cantante bolognese capace di reinventare il proprio percorso negli anni, restando sempre sulla cresta dell’onda. Un appeal indiscusso su un pubblico sempre più attento alle varie sfumature della sua caratura artistica.

Chi è Cesare Cremonini?

Nato a Bologna, il 27 marzo 1980, figlio di Carla e Giovanni Cremonini (rispettivamente professoressa e medico), Cesare Cremonini è più giovane di due anni del fratello Vittorio. A 6 anni la prima lezione di pianoforte, strumento che è diventato il suo miglior alleato lungo tutta la carriera. Innata la passione per la musica classica, per poi sfociare in quella per i Queen, che gli hanno aperto le porte del panorama rock internazionale.


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La sua prima band si chiamava Senza Filtro e con quella formazione giovanile si è esibito in gran parte dei locali del circuito bolognese. In scaletta tanti inediti ma anche cover di Oasis, Beatles e Radiohead.

A 14 anni ha iniziato a scrivere testi e racconti brevi, sintomo di una grandezza interiore davvero notevole. La prima canzone scritta dal cantautore è stata Vorrei, e aveva appena 15 anni! Poi i Lunapop, e la sua ascesa inarrestabile nel gotha della musica italiana, come solista.

La grande esplosione mediatica arriva a cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del terzo millennio con il gruppo Lunapop che diventa uno dei fenomeni mediatici più celebri della discografia degli ultimi vent’anni grazie all’album “…Squérez” che scala le classifiche di vendita conquistando ben tre dischi di diamante per aver venduto oltre un milione e mezzo di coppie.


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Il primo album da solista di Cesare Cremonini è “Bagus”, pubblicato nel 2002, il resto è storia. Negli anni successivi il cantautore colleziona numerosi successi diventando uno dei protagonisti principali della discografia del Bel paese, tra i suoi brani più famosi “Dicono di me”, “La nuova stella di Broadway”, ”Buon viaggio (Share the Love)”, “Poetica” e “Nessuno vuole essere Robin”.

Cesare Cremonini: vita privata

Cesare Cremonini ha avuto una relazione con Malika Ayane, dal 2009 al 2011. Tra loro sarebbe rimasta una bella amicizia. Single impenitente o attento e riservato fidanzato? Non è dato sapere molto altro sui flirt dell’artista, che tiene la sua vita privata lontana dai riflettori. Rumors mai confermati, come riportato da Today, lo avrebbero voluto al fianco della bella ex velina di Striscia Ludovica Frasca.

La fidanzata di Cesare Cremonini: Martina Margaret Maggiore

Il 29 novembre 2019 il cantautore ha pubblicato la raccolta “Cremonini 2C2C – The Best Of” per festeggiare i suoi primi vent’anni di carriera. Il brano “Giovane stupida”, secondo singolo estratto dopo “Al telefono”, è una dedica d’amore alla ragazza, ovvero Martina Margaret Maggiore. La ragazza ha origini riminesi e studia all’università di Bologna.

Cesare Cremonini: le frasi più belle dalle sue canzoni

Ecco le frasi più belle delle canzoni di Cesare Cremonini

  • Mi piacerebbe continuare a guardarmi indietro dicendo a me stesso che sono cresciuto come persona… La musica mi ha seguito nel processo… Quello che sto facendo mi rappresenta.
  • Non so dirti una parola, | non ho niente di speciale, | ma se ridi poi vuol dire | che una cosa la so fare.
  • Ma tu credi davvero che per volare basti un grande salto?
  • E l’occhio ride ma ti piange il cuore, | sei così bella ma vorresti morire, | sognavi di essere trovata | su una spiaggia di corallo una mattina | dal figlio di un pirata, | chissà perché ti sei svegliata.
  • Capirai che il cielo è bello perché | in fondo fa da tetto a un mondo pieno di paure e lacrime.
  • Troveremo il modo anche quando poi saremo stanchi.
  • Fidati di me, un latin lover | non canta l’amore: lo vuole per sè! | Ecco perché non sono un latin lover: | io canto l’amore si, ma solo per donarlo a te!
  • Pensa la cosa più semplice, | cogli la rosa più fragile e mi avrai.
  • Puoi chiamarti dottore, puoi chiamarti scienziato, | puoi chiamarti ufficiale, puoi chiamarti soldato, | puoi persino morire: | comunque l’amore è là dove sei pronto a soffrire.
  • Tornando a casa stasera ho capito che, | cercandoti nel buio, pensavo ancora a te; | nella luce dei lampioni, ti ho rivisto ancora, | l’amore non viene mai una volta sola.
  • Madre, tra i gioielli, | sono ancora il più prezioso tra i diamanti?
  • Non succede quasi mai a due come noi, | di credere che sia possibile | trovare un complice in questo disordine, | tracciare un’orbita nell’atmosfera, | amore mio, la logica non è sincera, | chissà se amare è una cosa vera.
  • Ho visto un posto che mi piace si chiama Mondo, | ci cammino, lo respiro, la mia vita è sempre intorno.
  • Ogni volta, | ogni maggese | che ritorna | dà vita a un seme… | Sarà vita nuova anche per me…
  • Se già ci apparteniamo poi, dopo che succede? | Vorrei scavarti l’anima, | raccontarti che si vede. | Non voglio dalla vita una storia qualunque, | ho fatto un paio di progetti, | chissà se basta.
  • Ma in fondo io sto bene qua | tra le mie facce e la mia falsità, | ma in fondo io sto bene qua | trovando in quel che sono | un po’ di libertà.
  • Uomini persi per le strade, donne vendute a basso costo, | figli cresciuti in una notte come le fragole in un bosco | più li guardo, più li canto, più li ascolto, | più mi convincono che il tarlo della vita è il nostro orgoglio.
  • Madre, perché piangi? | ma non mi hai detto tu, che una lacrima è un segreto? | Ed io ci credo, ma non ti vedo | mentre grido e canto le mie prime note!
  • Le tue parole sono mine, | le sento esplodere in cortile. | Al posto delle margherite | ora ho solo cariche esplosive.
  • Tra poco fa giorno, | la festa è finita, si torna alla vita | ti chiamerò un giorno d’estate o magari mai più.
  • Più mi guardo, più mi sbaglio, più mi accorgo che | dove finiscono le strade, è proprio li che nasce il giorno.
  • Ti sei accorta anche tu che siamo tutti più soli? | Tutti col numero dieci sulla schiena e poi sbagliamo i rigori.
  • È un pianoforte senza coda che suona | in città, non vuole essere | alla moda, la moda la fa!
  • Ogni volta in cui ti penso mangio chili di marmellata, | quella che mi nascondevi tu… | l’ho trovata.
  • New York, New York | è una scommessa d’amore, | tu chiamami e ti vestirò | come una stella di Broadway.
  • Padre, mille anni, | e quante bombe sono esplose nei tuoi ricordi!
  • Sono il pagliaccio e tu il bambino, | nel circo ho tutto | e vivo solo di quel che sono, | la sera quando mi sciolgo il trucco | riscopro che sono un pagliaccio anche sotto.
  • Ah! Da quando Senna non corre più… | Ah! Da quando Baggio non gioca più… | Oh no, no! Da quando mi hai lasciato pure tu…| Non è più domenica!
  • Sono il pagliaccio e tu il bambino | farò pagare caro ad ogni uomo il suo sorriso.
    Tutti guardan la televisione | e aspettano di piangere per farsi compassione, | ma dentro quella scatola risposte non ce n’è, | solo donne in maschera e buffoni come me.
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