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Charles Darwin, il padre della teoria dell’evoluzione

Nato nel 1809, Charles Darwin intraprende molto presto studi di zoologia e botanica e, nel 1831, s’imbarca come naturalista sul brigantino “Beagle”, attrezzato per compiere ricerche scientifiche e rilevazioni geografiche. Nel corso del suo viaggio intorno al mondo, che dura fino al 2 ottobre 1836, Darwin può raccogliere e studiare campioni di specie animali e vegetali, giungendo alla conclusione che esse si modificano gradualmente. Negli anni successivi, attraverso lo studio del lavoro di Malthus, Darwin perfeziona la sua teoria dell’evoluzione per selezione naturale delle specie. Nel 1859 pubblica “L’origine della specie” e, nel 1871, “L’origine dell’uomo e la scelta in rapporto col sesso”, testi che suscitano accese critiche nel mondo scientifico e soprattutto nell’ambiente religioso, e che gettano le fondamenta della teoria evoluzionistica dell’uomo.

Charles Darwin e la teoria dell’evoluzione

Charles Darwin nacque il 12 Febbraio 1809 in una famiglia benestante dalla mentalità piuttosto aperta. Nel 1825 si iscrisse alla facoltà di medicina a Edimburgo, ma a causa dei rigidi e antiquati metodi didattici, il giovane Charles non riuscì mai ad appassionarsi alla disciplina medica e presto abbandono la facoltà.

Suo padre lo mandò allora all’Università di Cambridge per dedicarsi alla teologia, ma Darwin, già interessato alle collezioni entomologiche (ramo della biologia dedicata agli insetti) e ai molti libri sulla natura che cominciavano a circolare, scelse di indirizzare tutti i suoi sforzi verso le scienze naturali, disciplina fortemente in ascesa.

I viaggi e gli studi

Agli inizi dell’Ottocento, come già detto, serpeggiava una grande curiosità verso la natura e le forme di vita più caratteristiche (specialmente quelle esotiche), pertanto non era insolito che durante i grandi viaggi di colonizzazione o le spedizioni degli esploratori del tempo, alcuni studiosi affiancassero gli equipaggi per osservare le stranezze naturali di posti molto lontani da casa.

Ecco perché Darwin prese parte alla spedizione della nave Beagle, che dal 1831 per cinque anni batté le coste dell’America Meridionale e dell’Australia.

Al suo ritorno, Darwin aveva taccuini e libri pieni di appunti di infinite forme di vita vegetale e animale; in particolare era stato incuriosito dalle particolari specie che abitavano l arcipelago delle Galapagos , al largo dell’Ecuador (iguane, tartarughe e, soprattutto, uccelli).

L’origine della specie

Nei campioni di animali e vegetali che Darwin riportò dai suoi viaggi, il naturalista osservò forti somiglianze tra i fossili e le forme viventi di una stessa area , in particolare per ciò che riguardava le tartarughe e gli uccelli delle Isole Galapagos.  Partendo da questa intuizione, Darwin notò che in ogni popolazione ci sono delle differenze tra i vari organismi, e che alcune di esse sono ereditarie e consentono agli individui portatori di generare più discendenti di altri.

Questo concetto di “variazione” tra le specie, portò Darwin a sostenere che i mutamenti ereditari favorevoli allo sviluppo e alla vita dell’animale in questione – ovvero quelle caratteristiche che lo aiutano nella riproduzione o nel procurarsi il cibo – tendono a diventare sempre più frequenti nel corso delle generazioni .

Darwin chiama questo processo “selezione naturale” e secondo tale teoria, non è il più forte quello che prospera nelle generazione, ma quello che che si adatta meglio al suo ambiente.

Le scoperte

Dopo ulteriori approfondimenti, la conclusione strabiliante fu che tutti gli esseri viventi , uomo compreso, sono sottoposti, nel succedersi delle generazioni, a lenti ma continui cambiamenti, chiamati evoluzione .

Con questa teoria, spiegata ne L’Origine della specie, pubblicato nel 1859, Darwin affermò che ogni forma di vita è soggetto ad una lenta ma graduale trasformazione della propria specie.

Queste idee, che troveranno riscontro decenni dopo con le teorie sull’ereditarietà di Mendel e la scoperta della genetica, modificarono profondamente la prospettiva della scienza dello studio della natura, che da quel giorno non sarà più la stessa.

Sepolto vicino a Newton

A tre anni di distanza dal ritorno in Gran Bretagna a seguito della spedizione sulla Beagle, Darwin sposa la cugina Emma Wedgwood. La coppia ha dieci figli, tre dei quali, però, muoiono precocemente, ancora infanti. Il lungo viaggio in Sud America, intanto, ha delle ripercussioni negative sulla salute dello studioso britannico che è costretto, per questo, a ritirarsi in campagna, nella regione del Kent, a Downe, dove si è spento, il 19 aprile 1882, all’età di 73 anni. Darwin riceve i funerali di stato e viene sepolto nell’abbazia di Westminster, a pochi passi da Isaac Newton.

Il Darwin Day

Ogni anno il 12 febbraio si celebra il Darwin Day, la giornata dedicata a Charles Darwin, biologo e naturalista inglese che con le sue opere ha contribuito a rivoluzionare il pensiero scientifico. La scelta della data non è casuale perché, proprio in questo giorno, cade l’anniversario della nascita dello studioso. Ecco le tappe principali della sua vita e le principali scoperte che hanno segnato i suoi studi.

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