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Chi era il creatore di Charlie Brown e Snoopy? La vita del fumettista Charles M. Schulz

Charles Monroe Schulz nacque a Minneapolis il 26 novembre 1922. Shulz è stato un fumettista statunitense, conosciuto in tutto il mondo per aver creato Snoopy e le strisce dei Peanuts.
Con il passare del tempo, Peanuts divenne uno dei fumetti più popolari di tutti i tempi. Molti eventi della vita dell’autore vennero espressi nelle strisce attraverso il personaggio principale, Charlie Brown.

Chi era Charles M. Schulz? La vita del fumettista

Charles M. Schulz era il figlio unico di Carl Schulz, tedesco, e dalla norvegese Dena Halverson. Alle elementari saltò due semestri per questo, quando frequentò la scuola superiore anni dopo, si trovò ad essere il più piccolo della classe.

È proprio alle superiori, al Saint Paul Central High School, che gli furono rifiutati dei disegni da pubblicare sull’annuario della scuola. Sessanta anni dopo, nell’atrio della stessa scuola è stata posta una statua alta 180 m che raffigura Snoopy.

Schulz amava disegnare e talvolta rappresentava il cane di famiglia, Spike, con particolari inusuali. Nel 1937, disegnò un’immagine di Spike e la spedì a Ripley’s Believe It or Not!; il disegno venne pubblicato da Robert Ripley.

Nel 1943, dopo la morte della madre, venne arruolato nell’esercito e mandato inizialemente a Camp Campbell in Kentucky e successivamente in Europa per combattere la Seconda guerra mondiale. Dopo l’esercito, divenne predicatore laico di una Chiesa protestante e lavorò come insegnante.

Il padre di Charlie Brown e Snoopy

La sua prima striscia a fumetti con cadenza regolare venne pubblicata nel 1947 dal St. Paul Pioneer Press e si intitolava Li’l Folks. Anche il Saturday Evening Post accettò di pubblicare alcune vignette e fu proprio in queste strisce che apparve per la prima volta Charlie Brown, insieme ad un cane somigliante a Snoopy.

Nel 1950 Schulz propose i suoi lavori alla United Features Syndicate e i Peanuts furono pubblicati per la prima volta il 2 ottobre 1950. Per breve tempo disegnò anche una striscia sportiva, chiamata It’s Only a Game (1957-1959), aiutato dal suo amico e già collaboratore Jim Sasseville, ma la serie non durò molto e fu chiusa.

Con il passare del tempo, Peanuts divenne uno dei fumetti più popolari di tutti i tempi. Molti eventi della sua vita vengono espressi nelle strisce attraverso il personaggio principale, Charlie Brown. Charles come Charlie era timido e introverso, aveva un padre barbiere, una madre casalinga e un cane (Spike).


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Curiosità

Schulz, pur essendo un credente cristiano, si sposò due volte: la prima volta nel 1951 con Joyce Halverson, dalla quale ebbe cinque figli e divorziò nel 1972 e, in seguito, con Jean Forsyth Clyde, che sposò nel 1973 e con la quale visse il resto della vita.

Il padre di Schulz morì nel 1966 mentre era andato a trovarlo, lo stesso anno in cui il suo studio in California bruciò in un incendio.

Il fumettista, nel suo testamento ha espressamente richiesto che i suoi personaggi rimanessero genuini e che non si disegnassero nuove strisce basate sulle sue creature.

Peanuts è stato pubblicato per quasi cinquant’anni praticamente senza interruzioni ed è apparso su 1600 quotidiani in 75 paesi. Fino ad oggi le sue volontà sono state rispettate e le vecchie strisce continuano a essere ripubblicate su quotidiani e riviste.

L’ultimo saluto ai lettori da parte di Snoopy

Nel novembre 1999 Schulz ebbe un ictus; più tardi gli venne diagnosticato un cancro. A causa della chemioterapia e per il fatto che non riusciva a leggere o vedere con chiarezza, il 14 dicembre 1999 annunciò il suo ritiro, aveva 77 anni.

Morì il 12 febbraio 2000 a Santa Rosa in California a causa di un attacco cardiaco. Dal 17 agosto 2002 il museo a lui dedicato a Santa Rosa è aperto al pubblico.

Il giorno dopo fu pubblicata la sua ultima striscia, in cui lasciava a Snoopy il compito di congedarsi dai suoi lettori.

“Cari amici, ho avuto la fortuna di disegnare Charlie Brown e i suoi amici per quasi cinquant’anni. È stata la realizzazione del sogno che avevo fin da bambino. Purtroppo, però, ora non sono più in grado di mantenere il ritmo di lavoro richiesto da una striscia quotidiana. La mia famiglia non desidera che i Peanuts siano disegnati da qualcun altro, quindi annuncio il mio ritiro dall’attività. Sono grato per la lealtà dei miei collaboratori e per la meravigliosa amicizia e l’affetto espressi dai lettori della mia “striscia” in tutti questi anni. Charlie Brown, Snoopy, Linus, Lucy… non potrò mai dimenticarli…”

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Il The Times lo ha ricordato il 14 febbraio 2000 con un necrologio che terminava con la seguente frase:

“Charles Schulz lascia una moglie, due figli, tre figlie e un piccolo bambino dalla testa rotonda con uno straordinario cane.”


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