Spuntano le chat della vergogna dopo la violenza di Capodanno di Milano: un’altra 17enne sarebbe stata abusata durante il festino a Primavalle. Spuntano le chat tra gli indagati: “Una por… S’è sco….tutti”
Le chat dopo la violenza di Capodanno a Milano
Per due degli indagati, in totale sono cinque tra cui due minorenni, sono scattati già i domiciliari: il primo è Roberto Nardinocchi, 21enne, il secondo risponde al nome di Patrizio Ranieri, 19enne. C’è poi un terzo ragazzo, Valerio Ralli, la cui posizione era stata definita “meno grave” rispetto agli altri, per il quale è scattato l’obbligo di firma. Inoltre un’altra 17enne, amica della vittima, sarebbe stata abusata durante il festino.
Le chat
La giovane, appartenente alla comitiva dei “pariolini”, aveva bevuto e fatto uso di droghe. “Vedevo gli unicorni volare”, racconta in una chat con le amiche nei giorni successivi al festino. Poi nel gruppo WhatsApp ribattezzato “Aimone” scrive: “Io ero ubriaca, lui no” rivelando le condizioni in cui versava Bianca: “Stava messa meglio di me”. Nel sangue della prima vittima sono state rilevate tracce di stupefacenti. Smaltiti i postumi della droga, i ragazzi – stavolta il riferimento è al gruppetto del Quartaccio – ripercorrono la serata in una chat. È il 1°gennaio, Roberto Ranieri scrive: “Jo messo dappertutto, jo rotto er cu… mesà ciò tutto sangue su a majetta. Avevo appena finito de sco… perché hahah chiedijelo a T se non ho sc**. Che me ca**** Er ca… che doveva entrà lui a sco.. hahah. Poi lui se è sco…. pure a mia”.