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Che cos’è la sindrome da aumentata permeabilità capillare e perché l’Ema ha suggerito di non somministrare il vaccino AstraZeneca

Arriva la decisione dell’Ema, l’ente di farmacovigilanza d’Europa, sul vaccino Astrazeneca. L’Ema suggerisce infatti di “Non somministrare AstraZeneca a chi ha sindrome aumentata permeabilità capillare”. È questa la decisione del Comitato per la sicurezza dell’Ema: dunque, chi ha avuto la sindrome da aumentata permeabilità capillare non deve essere vaccinato con Vaxzevria. Il Comitato, inoltre, ha deciso che la sindrome da aumentata permeabilità capillare deve essere aggiunta alle Informazioni sul Prodotto come nuovo effetto indesiderato del vaccino, insieme a un’avvertenza per sensibilizzare gli operatori sanitari e i pazienti su questo rischio. Vediamo insieme che cos’è questa sindrome.

Che cos’è la sindrome da aumentata permeabilità capillare idiopatica e cosa c’entra con AstraZeneca

La sindrome da aumentata permeabilità capillare idiopatica (malattia di Clarkson) è caratterizzata da ricorrenti attacchi di incrementata permeabilità capillare che porta ed un severo shock ipovolemico dovuto alle fuoriuscita di plasma del compartimento intravascolare. I dati di laboratorio sono caratterizzati da una gammopatia monoclonale, da una estrema emoconcentrazione e da una ipoalbuminemia. L’eziopatogenesi è sconosciuta e fino ad ora sono stati segnalati soltanto 40 casi.

Colpisce soggetti in una età compresa tra i 30 e i 40 anni ed ha un’alta mortalità con soltanto 6 di 25 pazienti che sopravvivono per più di 5 anni. Una intensa polidipsia è notata precocemente nell’attacco ed una profonda astenia, anoressia, nausea e vomito sono presenti in tutti i pazienti specialmente nel corso dell’attacco. Generalmente l’edema appare diverse ore o giorni prima dell’inizio dello shock. Una spina irritativa sconosciuta causa un temporaneo incremento della permeabilità alle macromolecole nel letto capillare del muscolo scheletrico e del tessuto connettivo.

La sindrome da rabdomiolisi include mialgia, tumefazione e astenia dei gruppi muscolari interessati; pigmenturia e passaggio di mioglobina e CK nel siero. Differenti trattamenti sono stati attuati includendo la plasmaferesi, gli steroidi l’epoprostenolo, il salbutamolo ed estratto di Ginkgo biloba che hanno avuto successo in alcuni casi. Il trattamento con corticosteroidi dovrebbe essere considerato per prevenire gli attacchi nella sindrome da aumentata permeabilità capillare.


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