Cronaca

Lo chef stellato Felice Lo Basso annuncia la chiusura del suo ristorante a Milano: “Tutto è finto, mi trasferisco in Svizzera”

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Lo chef stellato Felice Lo Basso
Lo chef stellato Felice Lo Basso

Lo chef stellato Felice Lo Basso annuncia la chiusura del suo ristorante a Milano: «Questa città è insopportabile, tutto è finto. Mi trasferisco in Svizzera». Il menu del suo ristorante, che costa 230 euro senza bevande, non è accessibile a tutti: «Me ne rendo conto – afferma – ma il problema è proprio questo, non c’è più una clientela italiana disposta a spendere e manca anche quella straniera».

Lo chef stellato annuncia la chiusura del suo ristorante a Milano

Nel capoluogo lombardo «le cose non stanno andando bene come si racconta: il turismo non si è mai ripreso dopo il Covid», afferma il proprietario del ristorante «Felix Lo Basso Home&Restaurant». Milano perde così uno dei suoi chef di punta. Felice Lo Basso, originario della Puglia e attivo nella città dal 2014, chiuderà il suo ristorante in via Goldoni. «Per fortuna la prossima settimana mi trasferisco a Lugano; questa città è insopportabile, come potete dire che vi piace?», ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera.

Il trasferimento in Svizzera

Il 10 febbraio si trasferirà in Svizzera: «Sono stanco di questa vita fittizia», dichiara con rammarico. Secondo Lo Basso, a Milano «le cose non vanno affatto bene come si racconta: il turismo non si è ripreso dopo il Covid, le persone non hanno più soldi perché la città è troppo costosa e gli stipendi sono insufficienti», spiega. «Pago 10 mila euro al mese per un appartamento di 200 metri quadrati; senza i turisti, non riesco a far quadrare i conti – prosegue -. I russi sono completamente assenti, e insieme ai cinesi sono gli unici con un potere d’acquisto significativo. I milanesi non escono più a cena».

Il menù

Il menu del suo ristorante, che costa 230 euro senza bevande, non è accessibile a tutti: «Me ne rendo conto – afferma – ma il problema è proprio questo, non c’è più una clientela italiana disposta a spendere e manca anche quella straniera». Secondo Lo Basso, la città «non offre i servizi necessari per supportare le imprese». Ad esempio, «la metropolitana chiude a mezzanotte», e c’è anche la questione della sicurezza: «Sotto casa mia – racconta – hanno rubato due auto e scippato una signora in pieno giorno, e io abito in centro. Che futuro può avere una città così? Da quando è nato il mio terzo figlio, Lorenzo, che ha otto mesi, ho deciso di cercare condizioni di vita migliori. Qui tutto sembra finto, a partire dalla narrazione che si fa della città». «La verità – conclude Lo Basso – è che un grande chef oggi non verrebbe mai a Milano; qui i ristoranti etnici, che offrono cibo da tutto il mondo, hanno molto più successo rispetto a quelli italiani. E così si rischia di far morire la nostra cucina. Inoltre, c’è anche il problema degli stipendi: ormai un giovane chef di…

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