Dopo aver ricevuto uno stipendio di 200 euro al mese per lavorare 80 ore settimanali, il giovane chef Yuri Zaupa ha denunciato lo sfruttamento. Il cuoco di 23 anni doveva anche gestire in autonomia tutta la cucina. La storia è riportata da Il Messaggero.
La denuncia di Yuri Zaupa
Yuri: “Pagato 200 euro al mese per fare lo chef”
“Nel mese di settembre 2021 comincio la mia nuova esperienza in un locale di recente concezione a Cornedo Vicentino. Propongo la MIA cucina, con il MIO punto di vista sulla cucina Veneta, o più in generale, Mediterranea” racconta il giovane chef “Il mio unico requisito? Essere in regola e avere un contratto che mi permetta di vivere serenamente, per il resto a me basta cucinare”.
Il contratto assurdo
Una pretesa legittima, che però viene subito delusa: “Per i primi 4 mesi decido di accettare un contratto ridicolo: 16 ore part-time, nonostante il mio monte ore settimanale si aggirasse intorno alle 80″. Così Yuri, nonostante “faccia gavetta” da quando aveva 14 anni, si fa prendere dalla novità e pur di lavorare nel locale, stringe i denti e accetta le condizioni del titolare: “Mantenere basse le spese per il personale per i primi 4 mesi e poi alzare le retribuzioni e pensare di offrirmi un contratto a tempo indeterminato”.
Alla fine la scoperta: “Naturalmente non è andata così: da gennaio a giugno 2022 vengo pagato 100-200 euro al mese”. Soldi che arrivavano sempre “Su mia richiesta perché poveraccio, ‘mica ti spetta la busta paga di diritto”. E sottolinea: “Da tenere a mente: 80 ore settimanali, cucina gestita solo da me, dalla colazione alla cena”.
Nonostante le condizioni economiche, Yuri dimostra una grande passione per il lavoro: gestire una cucina proponendo piatti che rivisitano la tradizione veneta era il suo sogno. Un sogno che si realizza, lo dicono le recensioni del locale che si complimentano per l’ottimo menù. Peccato che i proventi di questo lavoro non andassero allo chef: “Il ristorante era una macchina di denaro che andava avanti senza benzina! Infatti, mica mi pagava” racconta.
La rabbia: «Mi ha detto che i giovani sono inaffidabili»
Yuri alla fine deve rinunciare al suo sogno. Secondo il racconto del ragazzo, il titolare si sarebbe espresso in modo inequivocabile: “i giovani vanno sfruttati, non ho mai preso più di 1200 euro al mese – racconta ancora Yuri – quindi non li prenderai nemmeno te, poco importano le tue capacità”.