Chi è il carabiniere che ha salvato il piccolo Nicola? È stato il Luogotenente Danilo Ciccarelli, Comandante della Stazione di Scarperia.
Chi è il carabiniere Danilo Ciccarelli che ha salvato Nicola
Il luogotenente Ciccarelli, da alcuni anni comandante la Stazione della Benemerita di Scarperia, stimato ed apprezzato sottufficiale, si è sempre distinto sia per la salvaguardia della legge e delle regole sia per atti umanitari e persuasivi verso la cittadinanza.
Nel 2015 riuscì a convincere una persona in grave stato di alterazione mentale che aveva dato fuoco alla sua casa colonica e armato di una pistola minacciava di ammazzarsi e sparare se qualcuno si avvicinava. Ciccarelli riuscì a convincerlo a deporre l’arma e a salvare la situazione che si faceva grave.
Una bella pagina dell’Arma Benemerita e il Maresciallo, ora Luogotenente, Danilo Ciccarelli fu uno dei primi attori. Scritto questo, terminiamo con i nostri più vivi rallegramenti e tanti, tanti carissimi auguri.
Ciccarelli:”Ha chiesto della mamma”
È stato il Luogotenente Danilo Ciccarelli, Comandante della Stazione dei carabinieri Scarperia, a portare in salvo Nicola. “Siamo stati fermati da un giornalista che diceva di aver sentito un lamento. Siamo scesi dalla macchina, ho sentito anche io il lamento, ma secondo me poteva essere un capriolo o un daino. Abbiamo deciso di verificare, anche se il terreno era molto scosceso.
Mi sono calato dalla scarpata, chiamavamo continuazione il bambino ma non rispondeva. Poi ho sentito dei lamenti più chiari, e mi aspettavo che uscisse fuori un animale: invece è sbucato Nicola con la testolina tra l’erba alta, mi ha detto ‘mamma’, mi sono avvicinato. Mi ha abbracciato subito“. Questo il racconto di Danilo Ciccarelli, comandante dei carabinieri di Scarperia.
La storia di Nicola Tanturli
La storia di Nicola Tanturli, il bambino scomparso in provincia di Firenze ha tenuto l’Italia intera col fiato sospeso per molte ore. La notizia della sua sparizione si è diffusa nel pomeriggio di martedì 22 giugno: “Un bimbo di poco meno di due anni è scomparso da alcune ore in località Campanara, nel comune di Palazzuolo sul Senio (Firenze), comune in mezzo in mezzo ai boschi del Mugello. Ricerche sono in corso da parte di Vigili del fuoco e Carabinieri” recitava la nota delle forze dell’ordine mentre erano partite le ricerche.
Le ricerche sono proseguite nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 giugno, ma senza esito positivo. Il ritrovamento è avvenuto qualche ora dopo: il piccolo Nicola si trovava sul fondo di una scarpata a circa tre chilometri dall’abitazione, ai margini del centro abitato.
Nella notte si erano rivelate inutili le perlustrazioni notturne di un elicottero dell’Aeronautica militare, dotato di termoscanner e dispositivi a infrarossi per operare in scarse condizioni di luce, che portava a bordo anche un tecnico del Soccorso alpino per gestire l’eventuale ritrovamento.
Le ricerche
Il piccolo era scomparso nel nulla dopo che ieri mattina i genitori avevano dato l’allarme. Le squadre di ricerca erano partite ieri disegnando ideali cerchi concentrici da Molino di Campanara, frazione di Palazzuolo sul Senio, dove il bimbo vive con i genitori e un altro fratello e poi via via si sono allargati. Numerose le squadre impegnate sia dall’alto con elicotteri e droni, che via terra. Carabinieri, vigili del fuoco, forestali, soccorso alpino: tutti in azione anche i cani molecolari.
Il ritrovamento
Il piccolo Nicola Tanturli, il bambino di due anni scomparso nel Mugello e ritrovato nella mattinata di mercoledì 23 giugno è vivo e sta bene: sono queste le prime informazioni che giungono dalle Forze dell’Ordine sulle condizioni di salute del bambino. Da quanto spiegato dalla prefettura di Firenze, Nicola Tanturli sarebbe stato trovato a circa tre chilometri dalla sua abitazione.
Il piccolo sembrerebbe in buone condizioni di salute. Era cosciente quando è stato ritrovato, secondo le prime informazioni diffuse dai soccorritori. In ospedale sarà sottoposto ad accertamenti. Il piccolo intanto ha già incontrato e potuto riabbracciare la mamma. Sempre dalle prime informazioni sarebbe stato un giornalista Rai de “La vita in diretta” a ritrovarlo e chiamare subito i carabinieri: mentre saliva verso la casa avrebbe udito alcuni lamenti e rumori.
Come ha fatto ad allontanarsi
La risposta potrebbe arrivare da un suo disturbo del sonno. “Il bimbo soffriva di sonnambulismo” è ciò che è trapelato dai primi elementi raccolti. Altri episodi si sarebbero già verificati e potrebbero spiegare perché il bambino non era più nel suo letto.
Cos’è e come si vive nell’Ecovillaggio di Campanara
Il bambino vive con la sua famiglia nella comunità alternativa di Campanara, immersa nella natura. La comunità nacque nel 1984 quando un gruppo di persone di ritorno da un viaggio in India decise di dare vita a una piccola società più a contatto con la natura.