Franco Alfieri, noto politico salernitano del Partito Democratico e attuale presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio-Paestum, è stato arrestato questa mattina all’alba dalla guardia di Finanza nell’ambito di un’inchiesta per turbativa d’asta e corruzione. A gennaio era stato iscritto nel registro degli indagati in relazione a due appalti comunali che coinvolgono la società Dervit, vincitrice delle gare, e la Alfieri Impianti, riconducibile alla sua famiglia. Durante quella perquisizione, gli uffici del sindaco furono visitati dalla Guardia di Finanza. Oggi, la nuova azione delle Fiamme gialle ha portato a conseguenze ben più gravi.
Chi è Franco Alfieri
Alfieri, conosciuto per aver ricoperto il ruolo di sindaco in tre comuni diversi – Torchiara, Agropoli e Capaccio-Paestum – è stato soprannominato ironicamente il “re delle fritture” a causa di un episodio del 2016, reso celebre da un audio del governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Durante un incontro a Napoli con oltre 300 amministratori locali per la campagna referendaria di Matteo Renzi, De Luca scherzò sull’uso di fritture di pesce per incentivare il voto per il “Sì”.
Eletto nel 1988 Sindaco del Comune di Torchiara, carica ricoperta ininterrottamente sino al 2004, Franco Alfieri nel 2007 viene eletto sindaco di Agropoli. Viene rieletto alla stessa carica nel 2012 e rimane a ricoprire quella carica fino a fine mandato.
Ha partecipato alle elezioni del 2019 nel Comune di Capaccio Paestum conquistando, anche in questo caso, il favore dei cittadini. La sua elezione, nel 2019 come sindaco di Paestum, fu segnata da grandi polemiche. Il risultato, infatti, fu festeggiato con ambulanze con sirene accese in tutta la cittadina. Le ambulanze appartenevano ad una società di Roberto Squecco, accusato di essere affiliato al clan Marrandino.
La sua carica è stata riconfermata alle elezioni del 2024 con l’87% dei voti, un vero e proprio plebiscito. Attualmente è in carica in città con un secondo mandato.
Con una lunga carriera d’avvocato alle spalle, Alfieri nel 2022 è stato eletto presidente della Provincia di Salerno. La nomina arrivò con 58.654 voti ponderati (69,94%), battendo la candidata avversaria, Sonia Alfano, che si fermò a poco più di 25mila voti.
La carriera politica
Nonostante abbia tentato di distaccarsi da questo soprannome, Alfieri è stato costantemente associato a quell’episodio. Con una carriera politica di successo, ha consolidato il proprio consenso grazie a una vasta rete di contatti e rapporti personali. Ha spesso sostenuto che il suo successo elettorale derivi dalla conoscenza diretta degli elettori, minimizzando il legame con la “battuta della frittura”. Nel 2019, è stato nominato Consigliere del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Caccia e Pesca, confermando la sua effettiva vicinanza al governatore.
Presidente della Provincia
Durante il suo mandato come presidente della Provincia di Salerno, Alfieri si è concentrato sul contrasto all’autonomia differenziata del Sud, seguendo le linee guida del suo mentore De Luca. Tuttavia, le sue dichiarazioni hanno suscitato polemiche, come quando criticò aspramente i comitati contrari alla costruzione di una bretella tra Eboli e Agropoli, definendo la democrazia come “idiozia” durante un dibattito pubblico.
Il terzo mandato
Mentre De Luca continua a perseguire il terzo mandato alla guida della Regione Campania, Alfieri ha optato per un cambio di comune, continuando il suo percorso politico in una nuova località. Questa capacità di adattamento gli ha permesso di mantenere una presenza significativa sulla scena politica, nonostante le critiche e gli scandali. L’evolversi dell’attuale indagine potrebbe avere profonde conseguenze politiche per il futuro di Alfieri come figura pubblica.