Ignazio La Russa, senatore e co-fondatore di Fratelli d’Italia, è stato eletto presidente del Senato. Il successo è arrivato al primo scrutinio quando, secondo le regole di elezione del Senato, serviva la maggioranza assoluta dei senatori. La soglia da superare era di 104 voti, La Russa ne ha raggiunti 116 nonostante l’astensione di Forza Italia, dove hanno votato solo Silvio Berlusconi e Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Sono state 65 le schede bianche. Sarebbero almeno 15, secondo i calcoli, i senatori dell’opposizione che hanno votato per La Russa. Il senatore di Fratelli d’Italia diventa così il successore proprio di Casellati, la prima donna a ricoprire l’incarico, eletta nel 2018 al terzo scrutinio. Ma chi è il nuovo Presidente del Senato Ignazio La Russa? Scopriamo insieme l’età, la carriera politica, e quanto guadagna.
Chi è Ignazio La Russa, il nuovo Presidente del Senato
Ignazio la Russa è nato a Paternò, in Provincia di Catania, il 18 luglio 1947 da una famiglia con “passioni ed esperienze politiche”, se così possiamo dire. Suo padre è Antonio La Russa, segretario del Partito Nazionale Fascista locale, divenuto poi senatore. I fratelli, invece, sono Romano La Russa, ex europarlamentare, e Vincenzo La Russa, avvocato e parlamentare. Infine, c’è anche una sorella: Emilia La Russa.
Ignazio La Russa ha studiato a San Gallo in un collegio svizzero, per poi iscriversi all’Università di Giurisprudenza a Pavia. Dopo la laurea, prima di entrare in politica, ha svolto la professione di avvocato. Uno dei suoi incarichi maggiori è stato quello di difensore civile nel processo per l’omicidio di Sergio Ramelli.
Ignazio La Russa, la carriera politica: da Fratelli d’Italia al Governo Berlusconi
L’ingresso in politica di Ignazio La Russa è tanto precoce quanto legata alla destra. Lui stesso ha dichiarato. “Avevo dieci anni quando, con mio padre Antonio, senatore del Msi, parlai per la prima volta da un palco, alla vigilia delle elezioni comunali”. Tra gli anni ’70 e ’80, La Russa ha partecipato a diverse battaglie politiche della Destra in Lombardia, divenendo anche consigliere regionale nel 1985. Nel 1992, invece, è entrato alla camera.
Nel 2004 diviene vicepresidente della Camera dei Deputati, e nel corso degli anni diviene un uomo chiave per Montecitorio. L’8 maggio 2008 viene nominato Ministro della Difesa dell’allora Governo guidato da Silvio Berlusconi.
Sempre fedele ad Alleanza Nazionale – anche dopo la fusione con il Popolo delle Libertà –, nel 2012 fonda Fratelli d’Italia insieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto. L’anno seguente è stato rieletto alla Camera, mentre nel 2018 è divenuto vicepresidente del Senato.
Dopo 26 anni trascorsi ininterrottamente alla Camera dei deputati (dal 1992 al 2018), alle elezioni politiche del 2018 viene candidato al Senato della Repubblica nel collegio uninominale Lombardia – 04 (Rozzano) per la coalizione di centro-destra in quota Fratelli d’Italia, e viene eletto senatore con il 44,52% dei voti contro il candidato del Movimento 5 Stelle Daniele Pesco (26,3%) e del centro-sinistra, in quota Partito Democratico, Michela Fiorentini (23,44%).
Il 28 marzo 2018 viene eletto Vicepresidente del Senato della Repubblica con 119 voti. Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022 viene candidato per il Senato nel collegio uninominale Lombardia – 05 (Cologno Monzese) per il centro-destra, oltreché come capolista nel collegio plurinominale Lombardia – 02. Vince il collegio uninominale con il 46,40%, superando Adriana Albini del centrosinistra (29,07%)
Ignazio La Russa, vita privata: moglie e figli
Ignazio la Russa è sposato con Laura De Cicco da più di trent’anni. Dalla loro unione sono nati tre figli: Antonino Geronimo, Leonardo Apache e Lorenzo Cochis.
Ignazio La Russa presidente del Senato: quando guadagna, lo stipendio
Il presidente della Camera e il presidente del Senato sono le più importanti cariche dello Stato dopo il Presidente della Repubblica e quello del consiglio: sono rispettivamente la terza e la seconda carica dello Stato. Dal punto di vista formale e legislativo, i politici (e quindi anche i presidenti di Camera e Senato) rientrano nella categoria dei dipendenti pubblici; è del 28 Maggio 2017 la sentenza 124/2017 con la quale la Corte costituzionale respinge le questioni sulla illeggittimità costituzionale del limite retributivo e del divieto di cumulo della pensione.
Ma dunque, quanto guadagnerà Ignazio La Russa da presidente del Senato? Con apposita sentenza, la Consulta ha promosso il limite massimo di 240mila euro lordi annui per gli stipendi dei dirigenti pubblici. Il limite massimo del compenso ai dipendenti pubblici è stato introdotto dalla manovra Monti del 2011 e dalla legge di Stabilità del 2014 con una “finalità di contenimento e complessiva razionalizzazione della spesa, in una prospettiva di garanzia degli altri interessi generali coinvolti, in presenza di risorse limitate”. Si tratta, ad ogni modo, di un tetto massimo: per capire il guadagno effettivo, basta suddividere lo stipendio mensile e calcolare a quanto ammonta il compenso annuale.