Luigi Antonio Pennelli è il suprematista bianco arrestato stamattina in Puglia con l’accusa di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale e di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. Il terrorista possedeva un serie di armi e oggetti atti a offendere, fra cui una carabina, una pistola a pallini, una balestra, armi da taglio e mazze da baseball con impressa la svastica nazista.
Chi è il suprematista bianco Luigi Pennelli
A casa dell’uomo sono stati trovati elementi riferiti all’organizzazione terroristica suprematista statunitense The Base. Luigi Antonio Pennelli diffondeva a un ristretto gruppo di persone (tre o quattro al massimo) creato sul web, il materiale propagandistico, rimodulandolo e traducendolo in lingua italiana. L’uomo aveva anche la possibilità di costruire ‘ghost gun’ da realizzare in prospettiva attraverso l’acquisto di una stampante 3D.
La perquisizione
Nella casa dell’uomo non sono state trovate solo armi, ma anche custodie su cui c’erano iscrizioni riportanti caratteri dell’alfabeto runico, tra cui la ‘runa othala’, e i nomi di noti suprematisti responsabili di attacchi terroristici: Luca Traini, l’italiano protagonista della sparatoria di Macerata del 3 febbraio 2018, Breivik, Tarrant e Payton Gendron, il 18enne statunitense, autore dell’attentato commesso a Buffalo (Usa) il 14 maggio scorso dove sono morte 10 persone. Per gli agenti “l’intenzione dell’italiano era di passare all’azione”.
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La difesa della “razza bianca”
Pennelli era pronto “al sacrificio estremo a difesa della razza bianca” e agiva in Italia come “lone wolf”. L’arrestato era molto attivo su Telegram, dove è stata rintracciata una chat collegata al canale ‘Sieg Heil’, sulla quale diffondeva materiale propagandistico antisemita e di matrice nazionalsocialista. Nella stessa chat ha anche condiviso un video nel quale, come riportato negli atti giudiziari, “verrebbero rivolte anche minacce di morte alla senatrice Liliana Segre”. Aveva anche diffuso messaggi nei quali affermava che era in grado di procurarsi altre armi oltre a quelle già in possesso, rubandole, acquistandole sul mercato nero o aggredendo guardie giurate.
Secondo il gip che ha coordinato le operazioni che hanno portato all’arresto del 23enne pugliese, Luigi Pennelli
“Incarna perfettamente la figura del lupo solitario. In casa aveva casa e professava odio nei confronti di migranti, avversari, donne, e ’tutti quegli esseri inferiori di mer*a che vanno uccisi’”.
Questi erano i toni che utilizzava all’interno dei canali Telegram legati all’estrema destra. Non a caso, infatti, nei suoi video era sempre accompagnato dall’immagine del dittatore nazista Hitler. E, secondo le accuse, Pennelli aveva assunto il ruolo di coordinatore del movimento suprematista bianco italiano “La Base italiana” che prendeva spunto da “The Base”, l’organizzazione terroristica statunitense composta da razzisti, omofobi, antisemiti e che avevano organizzato alcuni raid contro la popolazione afroamericana.