Roberto Vannacci in questi giorni ha fatto molto parlare di sé, ma non per i suoi meriti come generale di lungo corso ma per i contenuti del libro “Il Mondo al contrario” di cui è autore. Nonostante la sua carriera esemplare il nome dell’attuale responsabile dell’Istituto geografico militare è finito in una polemica nazionale a causa di una serie di giudizi omofobi e prese di posizioni contro femminismo, migranti e ambientalismo.
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Chi è il generale Roberto Vannacci, autore del libro “Il Mondo al contrario”
Come si legge su La Nazione, è raro che un generale dell’Esercito, in particolare uno con il passato di Roberto Vannacci, scriva un libro senza parlare di guerra, difesa o operazioni militari.
Ex comandante della Task Force 45 durante la guerra in Afghanistan, ex comandante della Folgore, ex comandante del Col Moschin (reparto speciale che compie incursioni strategiche in zone ad alta pericolosità) ed ex comandante del contingente italiano in Iraq, Vannacci, si legge sui siti di informazione specializzati nel mondo militare, è considerato un valoroso “soldato al servizio dello Stato”.
Nel 2020 il generale è stato anche impiegato come addetto per la difesa presso la Federazione Russa, con deleghe in Bielorussia, Armenia e Turkmenistan. Incarico cessato nel 2022 in quanto dichiarato “persona non grata” dalle autorità russe a seguito dello scoppio della guerra.
La sua brillante ascesa e le tre lauree
La sua brillante ascesa è stata costellata di onorificenze nazionali e internazionali. Vannacci da giugno 2023 guida l’Istituto geografico militare, lo storico ente cartografico di Firenze (Igm).
Vannacci – secondo la biografia sul sito dell’Igm – parla correntemente l’inglese, il francese, il rumeno, il portoghese, lo spagnolo e il russo, e vanta inoltre tre lauree (in scienze strategiche, scienze internazionali e scienze militari).
La presa di posizione dell’Esercito
Intanto l’Esercito ha “preso le distanze” dai temi trattati in “Il Mondo al contrario” affermando che non era a conoscenza “dei contenuti” del libro. Né ai vertici militari è stata sollecitata da parte dell’autore alcuna “autorizzazione o valutazione“.
Dal canto suo il ministro della Difesa Guido Crosetto annuncia una azione disciplinare esortando, via social, a “non utilizzate le farneticazioni personali di un generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le forze armate“. Il generale Vannacci, puntualizza il ministro, “ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione”.