Non ce l’ha fatta Romina Bannini, ultima superstite dell’incidente sulla A4. La donna, di 36 anni è morta questa mattina, 8 ottobre. Il furgone si è schiantato contro un tir fermo in colonna e in A4 all’altezza del casello di San Donà-Noventa. Proprio nel tratto maledetto di quell’autostrada. Ad accartocciarsi sul retro dell’autoarticolato è un Ducato dell’associazione Centro 21 di Riccione che assiste persone con sindrome di Down. Muoiono in sette, nessun sopravvissuto. Sul colpo. Intrappolati fra le lamiere.
La ricostruzione della strage dei disabili del Centro 21
Il Fiat Ducato donato dal Lions Club al Centro 21 era partito nel primo pomeriggio da Riccione e si stava dirigendo nel borgo di Lauco, in provincia di Udine, dove nella giornata di oggi la comitiva avrebbe dovuto prendere parte all’iniziativa “Ventuno cuori in osteria” organizzata nella frazione di Vinaio in collaborazione con il centro per l’educazione Zaffiria di Rimini. In quel momento lungo la A4 erano segnalati rallentamenti a causa del traffico intenso tra Meolo–Roncade e il bivio A4/A28 (Nodo di Portogruaro). Il conducente del furgone, l’ex sindaco romagnolo Pironi, si ipotizza per un malore o un momento di distrazione, non sarebbe riuscito ad evitare l’impatto con il mezzo che lo precedeva, un tir in movimento lento a causa di una coda formatasi poco più avanti per un mezzo pesante andato parzialmente a fuoco. Un urto devastante, con il Ducato che dopo aver tamponato si è accartocciato sotto il camion. Sul posto si sono precipitati numerosi mezzi del 118 e dei vigili del fuoco oltre alle pattuglie della polizia stradale. L’autostrada si è trasformata in un inferno di fuoco e lamiere, con i soccorritori impegnati in una disperata corsa contro il tempo.