Cronaca

Chi è suor Anna Donelli, arrestata a Brescia nell’operazione contro la ‘ndrangheta: “Era a servizio del clan”

Chi è suor Anna Donelli
Chi è suor Anna Donelli
Chi è suor Anna Donelli

Suor Anna Donelli è stata arrestata nella mattinata del 5 dicembre su disposizione della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Brescia. La religiosa si sarebbe messa a disposizione di un’associazione mafiosa di matrice ‘ndranghetista per veicolare messaggi tra i vertici e vari soggetti detenuti in carcere.

Chi è suor Anna Donelli, arrestata a Brescia nell’operazione contro la ‘ndrangheta

Tra le 25 persone arrestate questa mattina, giovedì 5 dicembre, su ordine della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Brescia, figura anche suor Anna Donelli. La religiosa, attiva da anni come volontaria nel carcere di San Vittore a Milano e a Brescia, secondo gli inquirenti si sarebbe messa a disposizione in modo continuativo “per trasmettere messaggi tra i membri dell’organizzazione criminale e i detenuti coinvolti o comunque legati al sodalizio” dei Tripodi.

La famiglia che sarebbe riuscita a instaurare una “locale” ‘ndranghetista nel Bresciano. Le indagini hanno rivelato che suor Anna Donelli si era in particolare dedicata a Stefano Terzo e Francesco Tripodi. Sfruttando il suo ruolo di assistente spirituale, la religiosa sarebbe riuscita a comunicare con i vertici dell’organizzazione criminale e vari detenuti ad essa collegati, trasmettendo ordini e direttive. Dall’interno del carcere, sempre attraverso suor Anna, sarebbero state diffuse informazioni utili alla pianificazione di strategie delittuose.

Dalle intercettazioni effettuate dagli investigatori, è emerso come Stefano Tripodi facesse frequentemente riferimento a una “monaca” presente nelle carceri di Milano e Brescia, con la quale aveva “un accordo”. I due si sarebbero incontrati più volte, al punto che Tripodi parlava di una “collaborazione estesa” e la stessa suora era stata identificata come “l’amica di Stefano”. Secondo gli inquirenti, Donelli era consapevole dell’influenza della famiglia Tripodi.

A Stefano, la religiosa avrebbe raccontato di una nipote coinvolta in un incidente, aggiungendo che l’avrebbe tranquillizzata promettendo che avrebbe risolto la situazione “tramite i suoi amici”.

 

 

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