Cronaca

Chi è Valerio Nicolosi: giornalista corrispondente da Kiev nel mezzo del confitto in Ucraina

Regista, fotografo e giornalista si occupa di tematiche sociali, rotte migratorie e Medio Oriente, ecco la carriera di Valerio Nicolosi

Chi è Valerio Nicolosi, corrispondente da Kiev che sta raccontando cosa succede in queste ore nella capitale dell’Ucraina dopo l’attacco della Russia. Regista, fotografo e giornalista si occupa di tematiche sociali, rotte migratorie e Medio Oriente, ecco la carriera di Valerio Nicolosi.

Valerio Nicolosi: ecco chi è il giornalista da Kiev

Valerio Nicolosi collabora con MicroMega. Ha collaborato con le maggiori agenzie di stampa nazionali ed internazionali come Associated Press, Reuters e Ansa. Ha collaborato diversi network televisivi come ARD, SkyTg24, Rai News, Mediaset, Phoenix, RSI e altri. Ha pubblicato fotografie e video su giornali nazionali ed internazionali come: Washington Post, Finalcial Times, El Pais, The Guardian e Corriere della Sera, La Repubblica. Scrive reportage su Il Manifesto, SlowNews, Linkiesta, il quotidiano tedesco Junge Welt e il periodico svedese Arbetaren e quello italiano Altreconomia.

Ha tenuto seminari su giornalismo, reportage ed etica dell’immagine in diverse università quali il “Coris” de La Sapienza, Ca’ Foscari, UniCassino ed è stato docente nelle università palestinesi Al-Aqsa e Deir El-Balah entrambe nella Striscia di Gaza.

I reportage

Ha realizzato diversi reportage e documentari a sfondo sociale in America Latina, Medio Oriente e in Europa, ultimi in ordine di tempo: “Frontiere, le vie per l’Europa”, un progetto indipendente sulla rotta del Mediterraneo Centrale, tutto girato a bordo della nave umanitaria Open Arms. “I fili dell’odio”, prodotto da Michele Santoro sull’hate speech e i movimenti di estrema destra in Europa. “Bestie di Satana” prodotto da LaPresse per il gruppo Discovery Channel.

I libri pubblicati

Ha pubblicato tre libri di testi e foto: Bar(n)Out, Be Filmaker a Gaza e (R)Esistenze. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti con reportage a sfondo sociale realizzati a bordo della navi umanitarie, sulla rotta balcanica e nella Striscia di Gaza e con il cortometraggio “Bia”.


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