Thomas Edison è il famoso inventore e industriale statunitense nato a Milan, nell’Ohio, l’11 febbraio 1847, a cui si deve l’invenzione della lampadina a incandescenza. Diede origine alla Motion Picture Patents Company (più nota come Edison Trust), compagnia formata dall’unione delle nove maggiori case di produzione cinematografiche dell’epoca.
Thomas Edison: chi era l’inventore della lampadina
Nato in una famiglia povera, fu costretto ad abbandonare gli studi dopo pochi mesi di frequenza a causa di problemi finanziari. Così riceve un’istruzione sommaria dalla madre e, a soli 12 anni, inizia a vendere giornali sui treni della Grand Trunk Railway, dedicando il tempo libero ai suoi primi esperimenti con apparecchiature elettriche e meccaniche. Organizza così un suo primitivo laboratorio a bordo di un vagone ma, a causa di un incendio da lui involontariamente provocato, viene licenziato.
Intorno al 1860 cominciò a lavorare come operatore telegrafico, stampò e distribuì il The Weekly Herald, il primo periodico composto e stampato su un treno. Il quotidiano The Times pubblicò un articolo su Edison e il suo giornale. Nel 1868 Edison fece domanda per il suo primo brevetto, un registratore di voto elettrico.
Le invenzioni di Edison: il fonografo
La sua carriera d’inventore proseguì a Newark con il tasto telegrafico a ripetizione e migliorando apparecchiature telefoniche, ma l’invenzione che per prima gli fece guadagnare una grande fama fu il fonografo del 1877, primo apparecchio capace di registrare e riprodurre suoni.
Mentre la registrazione di suoni non riproducibili era già stata ottenuta da Édouard-Léon Scott de Martinville (Francia, 1857), ed altri inventori, Edison fu il primo a costruire un apparecchio che metteva in pratica queste teorie, ottenendo enorme risonanza da parte della gente comune. Edison divenne noto come “Il mago di Menlo Park“, dal nome della città del New Jersey dove risiedeva, ora parte della città di Edison.
Il laboratorio di Menlo Park
Le più importanti invenzioni di Edison nacquero nel suo laboratorio di ricerca di Menlo Park. Fu il primo istituto realizzato con il preciso scopo di produrre costantemente innovazioni tecnologiche e di migliorare quelle già esistenti. La maggior parte delle invenzioni diedero a Edison fama di inventore, benché egli, nella maggior parte dei casi, si limitasse a sovrintendere alle operazioni dei suoi impiegati.
Anche quando la qualità delle invenzioni non era straordinaria, egli dimostrò abilità nel brevettarle e nel battere i suoi concorrenti, grazie al suo spirito imprenditoriale e alla migliore capacità di penetrazione sul mercato. Per esempio, Edison non fu il primo a inventare la lampadina elettrica. Numerosi progetti erano già stati elaborati da Alessandro Cruto, Henry Woodward, Mathew Evans, Joseph Swan, James Bowman Lindsay, William Sawyer e Heinrich Göbel.
L’invenzione della lampadina a incandescenza
Dopo aver comprato il brevetto di Woodward ed Evans del 1875, Edison riprese le caratteristiche di questi precedenti lavori e spinse i suoi dipendenti a cercare un nuovo tipo di materiale in grado di aumentare la durata delle lampadine elettriche. Nel 1879 Edison e i suoi collaboratori raggiunsero l’obiettivo di rendere il prodotto commercializzabile.
Mentre i primi inventori avevano prodotto l’illuminazione elettrica in laboratorio, Edison fu in grado di portarla nelle case e negli uffici, con una produzione di massa di lampade a lunga durata e ideando un sistema per la generazione e distribuzione dell’elettricità.
Nel 1878, diede il nome di “filamento” al filo che diventa incandescente al passaggio della corrente elettrica. Nello stesso anno creò a New York la Edison Electric Light Company, con un adeguato sostegno finanziario al quale contribuirono anche il banchiere J. P. Morgan e l’imprenditore Cornelius Vanderbilt. Il 31 dicembre 1879 inaugurò in Menlo Park l’illuminazione a incandescenza. Il 27 gennaio 1880 registrò negli Stati Uniti il suo brevetto per la lampada elettrica a incandescenza.
Il 13 febbraio 1880 fu il primo ad osservare l’emissione termoionica che venne quindi chiamata Effetto Edison. L’8 ottobre 1883 l’ufficio brevetti degli Stati Uniti dichiarò che il brevetto di Edison non era valido in quanto basato sul lavoro di William Sawyer. Il contenzioso continuò fino al 6 dicembre del 1889 quando un giudice emise una sentenza in cui fu accolto il suo reclamo, relativo al miglioramento di “un filamento di carbone ad alta durata“.
La ricerca, esposta in A Streak of Luck di Robert Conot (1979), dimostra che Edison e i suoi avvocati nascosero informazioni importanti al giudice eliminando da un taccuino le pagine relative al periodo 7-21 ottobre 1879. Edison non riuscì a brevettare la sua lampada nel Regno Unito. Dopo aver perso la battaglia legale con Joseph Swan, i due formarono una società chiamata “Ediswan” per commercializzare l’invenzione. Questa impresa e la relativa eredità tecnologica divennero a partire dal 1892 parte della General Electric.
Il sistema di distribuzione dell’energia elettrica
Nel 1880 Edison brevettò il sistema di distribuzione dell’energia elettrica. I primi investitori ed utenti della rete furono nel 1882 Pearl Street Station e la città di New York. Il 25 gennaio 1881 Edison ed Alexander Graham Bell fondarono la Oriental Telephone Company.
Il 4 settembre 1882 Edison attivò il primo sistema di distribuzione dell’energia al mondo, fornendo 110 volt in corrente continua a 59 utenti nella parte bassa di Manhattan, attorno al suo laboratorio di Pearl Street. Sempre nel 1882 Edison creò la prima centrale elettrica trasformando in elettricità l’energia creata dalle cascate del Niagara. Centrali di questo tipo aiutarono notevolmente a rispondere al fabbisogno energetico di paesi poveri di carbone, come l’Italia, dove queste centrali si svilupparono in Piemonte e in seguito in Lombardia.
Il 19 gennaio 1883 entrò in servizio a Roselle, nel New Jersey il primo sistema d’illuminazione elettrica standardizzato che trasportava l’energia con linee aeree. Nel 1896 il giovane italiano Arturo Malignani si recò a New York, e Thomas Edisbon rimase meravigliato della qualità del suo brevetto sul metodo per produrre il vuoto nelle lampade ad incandescenza e lo comprò.
Molto del lavoro che portò al miglioramento delle lampade elettriche fu realizzato da uno dei collaboratori di Edison, Lewis Latimer, un afroamericano.
La guerra della correnti
Negli anni iniziali della distribuzione dell’energia elettrica, la corrente continua di Edison era lo standard per gli Stati Uniti e non era disposto a rinunciare alla rendita derivante dal suo brevetto.
Durante quella che è comunemente definita l’epoca della “Guerra delle correnti“, dalla fine degli anni 1880 Edison e lo scienziato immigrato serbo Nikola Tesla divennero avversari dando inizio a un’accesa disputa verbale. Edison difendeva il sistema di distribuzione a corrente continua contro la più efficiente corrente alternata che Tesla aveva brevettato a Graz in Austria. Tesla, che inizialmente aveva lavorato per Edison, si licenziò e dopo varie traversie trovò il sostegno per le proprie idee in George Westinghouse.
A causa della “guerra delle correnti” Edison e Westinghouse rischiarono la bancarotta. Alla fine Edison perse la sua battaglia in difesa della corrente continua di fronte all’innegabile innovazione dei dispositivi a corrente alternata. Era la vittoria del sistema polifase sostenuto da Tesla e da altri, come Charles Proteus Steinmetz della General Electric.
Nonostante la maggiore sicurezza e le minori perdite della distribuzione in corrente continua, questa non si sviluppò a livello nazionale come Edison auspicava. Dagli anni cinquanta, i sistemi di trasmissione ad alta tensione in corrente continua sono poco utilizzati, se non in casi particolari. Dal 1930 la corrente continua viene utilizzata nelle ferrovie italiane, in sostituzione del vecchio sistema trifase.
Gli ultimi anni della vita di Thomas Edison
A West Orange, nel New Jersey) l’11 febbraio 1893 Edison terminò la costruzione del “Black Maria“, il primo studio cinematografico. Tuttavia la Corte d’appello degli Stati Uniti il 10 marzo 1902 decretò che Edison non aveva inventato la macchina da ripresa cinematografica e non poteva esercitare il diritto di monopolio sul suo uso.
Nel 1894 Edison sperimentò l’aggiunta del suono alle immagini dei film: il risultato, il cinetofono, sincronizzava in maniera approssimativa le immagini del cinetoscopio con il suono del fonografo a cilindro.
Nell’aprile del 1896, il vitascopio di Edison e Thomas Armat furono usati per un film in pubblica visione a New York. Thomas Edison richiese il brevetto per la sua ultima applicazione, “Holder for Article to be Electroplated“, il 6 gennaio 1931 e morì verso la fine dell’anno. Il brevetto venne concesso due anni dopo, nel 1933.
Morì nella sua casa di West Orange il 18 ottobre 1931 a causa del diabete. La sua tomba oggi è locata nell’Edison National Historic Site a West Orange.
La vita privata di Thomas Edison
Thomas Edison era deista. Si sposò due volte, la prima nel 1871 con Mary Stilwell, con la quale ebbe tre figli: Marion Estelle, Thomas Jr. e William Leslie, prima che la moglie morisse all’età di 29 anni, probabilmente per febbre tifoide. Si sposò una seconda volta con Mina Miller, ed ebbe altri tre figli: Madeleine, Charles (che prese in mano l’impresa paterna) e Theodore Miller.
Comprò una casa nel 1886 come regalo di nozze per Mina a West Orange nel New Jersey, dove sono tuttora conservate le ceneri di Thomas e Mina Edison. La proprietà è affidata al “National Park Service” come “Edison National Historical Site“.