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Riparte Striscia La Notizia: per la prima volta una velina e un velino, chi sono Beatrice Coari e Gianluca Briganti

Beatrice Coari e Gianluca Briganti

Striscia La Notizia sta per tornare con una nuova edizione che avrà inizio lunedì 23 settembre 2024, alle 20.45 circa su Canale5. Quest’anno il tg satirico, che ha intrattenuto il pubblico per anni con il suo stile unico, presenterà alcune novità significative. Per la prima volta, Nino Frassica e Michelle Hunziker saranno alla conduzione del programma, formando una coppia inedita per Striscia. Ma la vera sorpresa non è solo nei conduttori: per la prima volta in 36 anni, il programma avrà anche un Velino, accanto alla tradizionale Velina.

Chi sono Beatrice Coari e Gianluca Briganti, nuovi Velini di Striscia La Notizia

Beatrice Coari e Gianluca Briganti sono stati scelti per ricoprire il ruolo di ballerini, insieme alla Velina, nell’edizione che partirà il 23 settembre. Beatrice, 21 anni, è originaria di Genova e attualmente studia Economia delle Aziende Marittime, della Logistica e dei Trasporti. Oltre all’italiano, parla fluentemente inglese, francese e spagnolo. Ha vinto il titolo di Miss Miluna Liguria nel 2023.

Gianluca Briganti, 37 anni, è nato a Viareggio da madre cilena e padre napoletano. Ha una carriera consolidata nei musical europei, avendo recitato in spettacoli come Flashdance, Tarzan, The Bodyguard, Cats, La Famiglia Addams e Dirty Dancing, dove ha interpretato il protagonista, Johnny Castle. Ha inoltre ballato in vari programmi televisivi, tra cui Crozza nel Paese delle Meraviglie, Pintus @ Forum e Special 90.

Tutte le novità

La nuova stagione di Striscia La Notizia porterà con sé numerose novità. Oltre ai nuovi ballerini e alla coppia di conduttori, la sigla del programma sarà completamente rinnovata. Antonio Ricci, durante la conferenza stampa di presentazione, ha annunciato che il nuovo titolo della sigla sarà “Cù ‘a Cùa”. Ricci ha scherzato sul Gabibbo, spiegando che, essendo originario di Sestri Ponente, il suo accento è “più popolaresco” e quindi, “certi accenti” devono essere perdonati. La sigla includerà versi come: “Siamo ai titoli di coda/Cu’ ’a cùa/Se tu stai male/l’ospedale strabocca./C’è troppa gente che non entrerà./In autostrada c’è la fila,/imbottigliati per l’eternità./Museo e concerto con la coda./Pure all’asilo il bimbo in coda se ne sta./Più che pavoni/noi siam cacatua…”.

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