Cronaca, Guerra

Mar Rosso, chi sono gli Houthi e perché stanno attaccando le navi italiane

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Gli Houthi
Gli Houthi

Sono di queste ore le notizie di attacchi a navi italiane nel Mar Rosso da parte degli Houthi, un gruppo ribelle dello Yemen. Ma chi sono e qual è il perché di questi attacchi? Gli Houthi sono un gruppo armato dello Yemen, in prevalenza sciita zaydita (il gruppo annovera però anche dei sunniti), nato nell’ultimo decennio del XX secolo ma diventato molto attivo, in funzione anti-governativa, nel corso del XXI secolo. Hanno dato vita a un’organizzazione armata che si è definita Partigiani di Dio o Gioventù Crudente.

Il loro nome deriva da quello del primo esponente, Ḥusayn Badr al-Dīn al-Ḥūthī, ucciso dalle forze armate yemenite nel settembre del 2004. Vari altri comandanti, tra cui ʿAlī al-Qaṭwānī, Abū Haydar, ʿAbbās ʿAyda e Yūsuf al-Madanī (cugino di Ḥusayn al-Ḥūthī), sono anch’essi caduti in combattimento per mano delle forze armate regolari yemenite. Il padre dei fratelli Ḥūthī (Ḥusayn e Muḥammad), Badr al-Dīn al-Ḥūthī, si dice sia stato il capo spirituale del gruppo dopo la morte del figlio Muḥammad.

Attacchi a nave italiane nel Mar Rosso: chi sono gli Houthi

Gli Houthi appartengono alla variante sciita dell’Islam zaydita, noto anche come “Pentimani”, una branca sciita presente nel solo Yemen. Assai vicini agli imamiti che sono in maggioranza in Iraq, Libano e Iran, hanno però posizioni giuridiche e liturgiche prossime a quelle della maggioranza sunnita del mondo musulmano. Al contrario dei sunniti, tuttavia, essi credono nella necessità di un imamato, che sarà legittimato solo da chi sappia guidare i fedeli per l’affermazione del proprio approccio religioso e culturale.

Nel corso degli anni di rivendicazioni, gli Ḥūthī hanno sostenuto che le loro azioni sono condotte in difesa della loro comunità colpita da una sensibile e sistematica discriminazione[30] e per ottenere un miglior trattamento della loro regione (quella a nord) particolarmente povera,[31] mentre il governo di Saleh (filo-saudita, al potere dal 1978 al 2012) ha a sua volta accusato i rivoltosi dell’intenzione di rovesciare il regime al potere e di instaurare la legge islamica sciita zaydita, attizzando inoltre un sentimento anti-statunitense.

Il governo yemenita ha anche accusato gli Houthi di avere legami con stranieri, in particolare col governo iraniano, dal momento che l’Iran è un Paese a maggioranza sciita. Come replica, gli Ḥūthī hanno accusato il governo yemenita di essere dietro l’aggressività anti-sciita di organizzazioni terroristiche come Al-Qāʿida e la monarchia dell’Arabia Saudita, malgrado il clan di appartenenza del penultimo presidente della Repubblica ‘Ali ‘Abd Allah Saleh fosse zaydita.

Il metodo di combattimento degli Houthi

Gli Houthi e la loro consistente base fanno ricorso a diverse tecniche di contrasto dei sostenitori governativi yemeniti: da quelli più frequentemente pacifici della disobbedienza civile a quelli violenti, come mostrato nel loro tentativo di portare a segno un colpo di Stato del 20 gennaio del 2015. In una serie di proteste, causate dalla decisione governativa yemenita del 13 luglio del 2014 di aumentare il prezzo dei carburanti, i capi degli Ḥūthī riuscirono a organizzare massicci raduni nella capitale Ṣanʿāʾ per protestare contro la decisione, chiedendo le dimissioni del governo di ʿAbd Rabbih Manṣūr Hādī per “corruzione statale”. Migliaia di yemeniti risposero all’appello del leader Ḥūthī ʿAbd al-Malik al-Ḥūthī di “erigere tende, organizzare sit-in e marce” nella capitale.

Perché gli Houthi attaccano le navi italiane

Gli Houthi, da sempre, si sono dichiarati nemici di Israele e degli Stati Uniti e, soprattutto, dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas, si sono apertamente schierati a difesa di quest’ultima e, più in generale, del popolo arabo-palestinese. Dal 17 ottobre 2023 hanno così iniziato ad attaccare numerose navi cargo e mercantili che dal Mar Rosso erano dirette nel Mar Mediterraneo e in Israele. Ecco perché le navi battenti bandiere di Paesi a sostegno di Israele vengono attaccante nel Mar Rosso.

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