Cronaca, Politica

Crisi di Governo, chi sono i pro-Draghi: dalla Chiesa ai sindaci

Dopo le dimissioni di Draghi, in tanti stanno chiedendo al premier di non lasciare il Governo. Ecco chi sono i pro-Draghi e chi non vuole una Crisi di Governo. Da qualsiasi strato della società arriva l’accorato appello “Draghi resta al Governo”.

Chi sono i pro-Draghi: i partiti e istituzioni

Tra i partiti, non si sono nascosti Italia Viva, Azione e più timidamente il Pd. Anche le istituzioni, a tutti i livelli e dagli attori internazionali, si sono espressi in favore di Mario Draghi. Confindustria e i sindacati, la Chiesa e i medici, i sindaci e l’Unione europea. Tutti uniti nel chiedere a Draghi di ripensarci, di ricompattare la sua maggioranza e di andare avanti con il suo governo. O comunque di restare presidente del Consiglio in una fase così difficile per l’Italia e – in generale – per l’Occidente.

Draghi nel frattempo è volato in Algeria, ma ci sta riflettendo bene – al di là della linea che decideranno di tenere alla fine i partiti – perché gli appelli, in effetti, si stanno moltiplicando di ora in ora e arrivano praticamente da chiunque. Questa sera alle 18.30, tra le altre cose, ci saranno anche delle manifestazioni pro Draghi nelle grandi città italiane.

Pro-Draghi tra le associazioni: il documento

L’ultimo appello, in ordine cronologico, è arrivato dal mondo dell’associazionismo: Acli, Arci, Azione Cattolica, Confcooperative, Cnca, Fuci, Gruppo Abele, Legambiente, Legacoop Sociali, Libera, Meic, Movimento Politico per l’Unità hanno firmato un documento per lanciare un “appello al presidente del Consiglio Mario Draghi e alle forze politiche che l’hanno sostenuto affinché venga scongiurata una crisi di governo“. Nel testo viene espressa “profonda e sincera preoccupazione” e sottolineata “la drammaticità del momento e le tante domande di dignità della società che non hanno bisogno di una crisi perché ne uscirebbero ancora più compromesse“.

L’appello dell’Unione Europea

Nei giorni scorsi gli appelli sono arrivati praticamente da chiunque: dai vertici dell’Unione europea, che hanno chiesto stabilità all’Italia, ai grandi giornali internazionali come il Financial Times. In Italia hanno chiesto a Draghi di restare sia Confindustria che i sindacati, che contano sul calendario di incontri proposto dal presidente del Consiglio e sull’apertura sui temi sociali e del lavoro.

I sindaci

Oltre mille sindaci hanno firmato un altro appello partito da una decina di primi cittadini delle grandi città. Secondo Dario Nardella, sindaco di Firenze e tra i promotori dell’iniziativa, il fronte è trasversale: di destra e di sinistra, civici e di centro.

La sanità: gli eroi del Covid

In mezzo a questa lunga lista di categorie sono finiti anche gli eroi del Covid. Per la sanità italiana “non è il tempo di una crisi di governo al buio“, scrivono in un appello firmato da tutte le associazioni di categoria: dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi alla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri.

Ma ci sono tutti: infermieri, ostetrici, veterinari e tutti i professionisti della sanità. Oltre all’apprezzamento di Joe Biden che “ha grande rispetto e considerazione per Draghi“, nelle ultime ore è arrivata anche la Chiesa a chiedere al presidente del Consiglio di resistere. La Cei ha chiesto stabilità, ha chiesto che resti Mario Draghi alla guida del Paese.

Mario Draghi