Nel registro degli indagati è stato iscritto il nome del fidanzato, che si trovava al volante dell’Alfa Romeo Stelvio su cui viaggiava Chiara Albanini, morta in seguito a un incidente avvenuto domenica sulla superstrada Sora-Frosinone-Ferentino.
Chiara Albanini, 28enne morta in un incidente sulla Sora-Frosinone
Il sostituto procuratore di Frosinone, Emiliana Busto, ha avviato un fascicolo di indagine sulla tragica scomparsa di Chiara Albanini, una giovane di 28 anni coinvolta in un incidente stradale avvenuto domenica sulla superstrada Sora-Frosinone-Ferentino. Il fidanzato, che era alla guida dell’Alfa Romeo Stelvio su cui viaggiava Chiara, è stato iscritto nel registro degli indagati.
L’incidente si è verificato nei pressi di Castelmassimo di Veroli, dove l’auto si è ribaltata e ha terminato la sua corsa fuori strada per motivi ancora da chiarire. Chiara è deceduta praticamente sul colpo, mentre il suo fidanzato è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso del policlinico Umberto I di Roma. Le sue condizioni sono riservate, ma non risulterebbe in pericolo di vita. È stato sottoposto a test tossicologici e alcolemici, dai quali è emerso che non erano presenti alcol o droghe nel suo organismo.
Le indagini per ricostruire le circostanze dell’incidente sono ancora in corso. Alcuni testimoni hanno riferito che nel tratto di strada in cui si è verificato l’incidente era presente una perdita d’acqua, che potrebbe aver reso l’asfalto particolarmente scivoloso. Inoltre, ci sono indicazioni che l’auto stesse viaggiando a una velocità elevata, anche se questo aspetto deve essere confermato. Il fidanzato di Chiara, di 20 anni, sarà ascoltato dagli inquirenti non appena le sue condizioni lo consentiranno.
Chi era Chiara Albinini
Chiara Albanini risiedeva a Boville Ernica, nella frazione di San Lucio, e lavorava come barista in un locale nella frazione di Scrima. Tutti la ricordano come una persona dolce, con un sorriso contagioso. La notizia della sua morte ha profondamente colpito il piccolo paese in provincia di Frosinone, dove la comunità si è unita attorno alla famiglia della ragazza.